05.02.12 Milan-Napoli

il POST Milan-Napoli di Marco Brucculeri

MILAN-NAPOLI

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E’ il cuore. Solo il cuore rossonero è il vero protagonista di questa gara.
Con tutte le difficoltà e le indisponibilità di questo nostro periodo sportivo, il calendario è impietoso e ci mette davanti il Napoli.

La partita è stata difficile ma questo lo sapevamo.
Abbiamo provato a giocare e vincere, soprattutto nella ripresa, quando anche in inferiorità numerica per l’espulsione di Ibrahimovic, abbiamo creato le uniche occasioni pericolose della gara.

Non venitemi a dire che con le grandi squadre non vinciamo, perché il Napoli, così come ultimamente contro di noi Lazio ed Inter, è venuto a San Siro per schiacciarsi nella propria area di rigore e puntare a veloci contropiedi per sfangare il risultato, come una qualsiasi provinciale del nostro campionato.

La nostra imprecisione sotto porta, soprattutto nei piedi di Robinho, non ci ha permesso di portare comunque la partita dalla nostra parte e come non bastasse, possiamo raccontare oggi di una prestazione assolutamente inadeguata dell’arbitro Rizzoli.
Partiamo dall’espulsione di Ibra: Lo svedese ha ceduto, sbagliando, alle note provocazioni di Aronica, il quale a sua volta ha dato uno schiaffo a Nocerino. Il risultato è stato Ibra negli spogliatoi ed Aronica in campo a cogliere i frutti delle sue provocazioni.
Da segnalare inoltre una totale gestione della partita a nostro sfavore, con ogni intervento di gioco giudicato a noi avverso e con un probabile rigore non assegnato a Robinho nel primo tempo.
In settimana, Mazzarri, si era prodigato nel lamentarsi con gli arbitri e con il sistema per i torti secondo lui subiti dalla sua squadra, diciamo che, oggi, il duo Aronica-Mazzarri ha colpito nel segno e la nostra squadra riesce a prendere solo un punto per questo 0 a 0 casalingo.

Fino al momento dell’espulsione, la squadra, pur senza esaltare, mi era piaciuta ed a mio avviso, in parità numerica, avrebbe portato a casa il risultato pieno.
Consoliamoci con il pareggio casalingo della Juventus contro il Siena e confidiamo nella clemenza della giustizia sportiva, nel non vedere assegnate più giornate di squalifica al nostro Ibra, che deve comunque imparare a placare certe sue irruenze.

Vediamo ora nel dettaglio la nostra prestazione, con le pagelle Milan Day:
ABBIATI: 6 Una buona parata sul tiro di Hamsik nel primo tempo e qualche buona uscita, nella ripresa esce per infortunio.
ABATE: 5,5 A mio avviso non sta’ attraversando un buon momento di forma, non riesce a sfondare e perde il duello alla distanza con Maggio.
MEXES: 6,5 Grande attenzione e sicurezza, riesce ad uscire da situazioni intricate e non da’ spazi agli attaccanti partenopei
THIAGO SILVA: 6 Thiago difende e lotta con classe, cerca anche di proporsi in fase offensiva. Da un suo errore su disimpegno nel primo tempo nasce una evitabile ammonizione per Van Bommel che rischia di condizionarne la gara
ANTONINI: 6 La concorrenza con Mesbah evidentemente si fa sentire. Antonini gioca meglio del solito. Forse alcuni limiti tecnici gli impediscono di fare la differenza e di sfruttare un paio di buone occasioni su tiro dalla distanza.
VAN BOMMEL: 7 grande gara del generale olandese. Sempre presente nel vivo del gioco ed in fase di interdizione. Quando rimaniamo in dieci contro undici si sdoppia
NOCERINO: 6,5 Anche il Noce conferma le sue abituali prestazioni positive. Prova ad essere pericoloso con i suoi soliti inserimenti da centrocampo e corre sempre senza sosta.
SEEDORF: 6 Qualità e sacrificio per Clarence che in certi momenti sembra però rallentare il gioco. In  una partita così delicata la sua esperienza è stata comunque importante
EMANUELSON: 7 Il suo dinamismo oggi si è avvertito, in inferiorità numerica riesce a cambiare il passo ed a costruire ottime occasioni.
IBRAHIMOVIC: 5 Fino all’espulsione  cerca sornione di piazzare la giocata vincente e ci sarebbe secondo me riuscito se non avesse scriteriatamente colpito il provocatore Aronica.
ROBINHO: 5 L’impegno è tanto ed indiscutibile, il sacrificio anche ma quel goal sbagliato davanti al portiere oggi è più che mai pesante
AMELIA: 6 Entra nella ripresa, non deve fare miracoli ma gestisce le palle che gli capitano con relativa tranquillità.
AMBROSINI: 6 Entra a metà ripresa al posto di Seedorf. Lotta come un leone e prova ad inserirsi, si danna per sopperire all’inferiorità numerica.
MAXI LOPEX: S.V. Entra a pochi minuti dal termine, ingiudicabile Io lo avrei fatto entrare prima

 

il PRE Milan-Napoli di Marco Rizzo

MILAN-NAPOLI

(clicca l'immagine per ingrandirla)

La battuta d'arresto di mercoledì è ancora una ferita aperta.
Squadra lenta, con poche idee, con cambi più che discutibili e giocatori decisamente fuori forma.
Ora i numeri iniziano a essere preoccupanti. Seppur definire Lazio-Milan uno scontro diretto sia un po' generoso (per i biancocelesti), le partite con le prime della classe lasciano qualche interrogativo. Vittoria solo con la Roma, pareggi con Lazio e Udinese e ben 4 sconfitte con la stessa Lazio, Inter, Juventus e Napoli.

E proprio dai partenopei si ricomincia. Una partita che definire delicata è poco.
Continua dunque il tour de force a cui è soggetto il Milan. E se il buongiorno si vede dal mattino...
Ma non pensiamoci. Reagire è d'obbligo.

Come se non bastassero infortuni, gare ravvicinate e un periodo di involuzione tecnica, il freddo e le polemiche ci mettono del loro per alimentare ancor di più la prossima gara.
Il maltempo è stato l'argomento principale di questi giorni in Italia. E di mezzo ci sono finite, giocoforza, anche le gare di Serie A.
Polemiche su polemiche su come fosse giusto operare, su quale fosse il problema e tante altre questioni che andrebbero risolte alla base e in via preventiva, e che invece vengono fuori sempre e perennemente a fatti verificatisi, con la conseguenza che, finita l'emergenza, l'argomento in questione torna in un cassetto, pieno di altri mille e più problematiche.
Parlando di Milan-Napoli, nello specifico, ben sappiamo l'iter che ha portato la gara alla domenica pomeriggio. Bene, non sarà la decisione più giusta del mondo, ma probabilmente è quella che scontenta contestualmente meno parti in causa, rispetto alle possibilità più categoriche di lasciare la gara al suo orario originario oppure a quella di rinviare la gara a chissà quando.
Restano fermi, tuttavia, parlando di mero calcio giocato, tutti quei problemi legati alla temperatura rigida e all'umidità che ci sarà domani pomeriggio a San Siro.
Innanzitutto si alza la soglia di attenzione per quel che riguarda infortuni e affaticamenti a livello muscolare. A pochi giorni dalla Champions e dallo scontro diretto con la Juventus, perdere ulteriormente giocatori sarebbe quanto di più deleterio possibile.
In secondo luogo, ma fatto da non trascurare, c'è poi il terreno di gioco. Un terreno che già domenica scorsa era al limite della decenza tanto da condizionare la prestazione della squadra, e che ha dovuto subire questa settimana la nevicata, Inter-Palermo in quelle condizioni e poi il grande gelo. Purtroppo ci troveremo di fronte, a meno di miracoli dei giardinieri e degli addetti al campo (che mercoledì' sera sono stati strepitosi) ad un campo al limite dell'impraticabilità.

Tempo e condizioni ambientali nerissime.
E questo si rispecchia fedelmente nel momento delle due squadre. Preoccupante per il Milan, davvero nero per il Napoli.

La squadra di Mazzarri, infatti, dopo una partenza sprint si sta rendendo protagonista di un campionato decisamente deludente. 14 (che potrebbero diventare 17) punti dalla vetta e 11 dalla zona Champions. Il buon cammino in coppa Italia e quello sorprendentemente ottimo in Champions League temperano solo in parte la delusione di tutto l'ambiente.
Un ambiente che sta iniziando a mettere in dubbio un progetto che sembrava procedere a velespiegate.
Ma la squadra di Mazzarri sembra revitalizzarsi al cospetto delle grandi sfide. E l'inevitabile voglia di rivalsa avrà potere esponenziale.
Per cui il Milan non deve assolutamente sottovalutare il Napoli.

Come del resto non deve affatto sottovalutare il proprio momento.
Un momento in cui è doveroso fermarsi e riflettere. Capire cosa va meno e cercare di sistemare le cose. Allegri è in grado di farlo. Ha più volte dimostrato di saper uscire dai momenti complicati. Siamo certi che si ripeterà.
Ora che il mercato è finito, le parole stanno a zero. Basta distrazioni, basta sbandate. Serve un filotto positivo in questo periodo per rimanere attaccati alla Juventus e al sogno scudetto.
Certamente avere meno impegni e qualche giocatore disponibile in più non sarebbe male. Ma è proprio nelle difficoltà che si vede quanto vale una persona, un progetto.

E a dare un segnale positivo arrivano i precedenti. Che, sia chiaro, non contano nulla, ma possono dare un indicazione.
Da quando il Napoli, infatti, è tornato in Serie A (analizzare precedenti più lontani sarebbe fuorviante) il Milan a San Siro ha sempre ottenuto risultati positivi. Per l'esattezza 3 vittorie ed un pareggio. Certo, pesano anche le due sconfitte subite al San Paolo, sopratutto quella di quest'anno, ma è meglio concentrarsi su quelle di San Siro.
Lo scorso anno, lo ricordiamo tutti : 3-0 secco con Ibrahimovic, Boateng e Pato a reprimere i sogni di gloria degli azzurri.
La stagione precedente fu invece il pareggio interno per 1-1 a fermare il Milan, che vincendo in quell'occasione avrebbe potuto portarsi a +1 sull'Inter che poi fu del "Triplete".
Nelle precedenti stagioni, un 1-0 risicato con gol di Ronaldinho, che invece in quell'occasione portò al sorpasso sull'Inter di Mourinho, e poi un 5-2 che segnò l'esordio scoppiettante di Pato e il ritorno al gol di Ronaldo.

Andiamo ora a vedere come i due allenatori hanno intenzione di mettere in campo le squadre.

Partiamo dal Napoli.
Mazzarri non ha assenze e ha due soli piccoli dubbi.
la formazione dovrebbe essere il solito 3-4-1-2 con De Sanctis in porta, Cannavaro, al rientro, Campagnaro e Aronica in difesa, Maggio, Gargano, Dzemaili, Zuniga a centrocampo. A completare la formazione, i tre tenori: Hamsik, Lavezzi, preferito a Pandev, e il matador Cavani.
Dicevamo dei dubbi: Dzemaili o Inler per il centrocampo e Zuniga o Dossena per la fascia sinistra.

Per quanto riguarda Allegri, la partitaccia di mercoledì ha lasciato dubbi, incertezze e stati di forma precari.
Problemi in ogni reparto.
In porta dovrebbe giocare Abbiati, anche se Amelia sembra dare una maggiore sicurezza.
In difesa, nonostante le prove opache, Abate sarà della partita. Certezza al centro sarà senza dubbio Thiago Silva. Al suo fianco, Mexes dovrebbe spuntarla su Nesta, mentre a sinistra solito rebus: Mesbah, Antonini e Zambrotta si giocano il posto.
A centrocampo, sicuri del posto ci sono Van Bommel e Nocerino. Si giocano poi due maglie tre giocatori : Emanuelson, Ambrosini e Seedorf.
Stando ad impressioni ed indiscrezioni, i due olandesi dovrebbero spuntarla sul Capitano.
Davanti, incertezza anche sul compagno di Ibra. Robinho sembra il meno in forma. Maxi Lopez invece sta dimostrando all'ambiente che vuole davvero mettersi in discussione e muore dalla voglia di "mangiare l'erba". Ma tra i due litiganti, il terzo gode: dovrebbe partire titolare il Faraone, El Shaarawy.

Ad arbitrare ci sarà Rizzoli. La gara sarà tutt'altro che facile per lui.
In settimana infatti tanto il Milan quanto il Napoli hanno subito un grave errore aribtrale, che avrebbe cambiato il senso delle rispettive gare.
Come se non bastasse, poi, il Napoli ha rincarato la dose. Difatti durante questa settimana i partenopei hanno snocciolato un fantomatico dossier sui torti subiti, che gli avrebbe tolto, udite udite, ben 14 punti.
La loro credibilità, tuttavia, si è fermata quando ancora recriminavano per il netto rigore che sblocchò la gara dello scorso campionato.

Credibilità che invece deve ritrovare il Milan. Credibilità, convinzione, aggressività, gioco. Tutto per arrivare ad una vittoria che è tanto obbligata, quanto fondamentale.
E allora, sta volta un po' più forte del solito : Forza Ragazzi!

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