15.03.2012

Manuel Vanacore - calciomercato.com

Chelsea, Real Madrid, PSG e Milan: tutti interessati a Willian,centrocampista offensivo dello Shaktar Donestk. A gennaio, il Chelsea offrì 30 milioni di euro, ma lo Shaktar Donestk disse no. Willian è uno dei giocatori chiave del club, avendo già segnato cinque gol e fornendo 11 assist ai suoi compagni. In estate, il Chelsea tornerà alla carica, anche perché si sta cercando da tempo un rimpiazzo per Frank Lampard.Ora, come appreso da Calciomercato.com, anche il Milan avrebbe tentato un timido approcio per il giocatore, ma il club ucraino è stato chiaro: o si paga la clausola di rescissione di 40 milioni di euro o niente. L'unica cosa che potrebbe avvicinare le due squadre, i buoni uffici di Paulo Affonso, agente di Willian, con il Milan

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Michele Dattoli - acmilan.com

Come già accaduto in altre quattro edizioni, dal 2003 al 2007, il Milan è rimasta l'unica squadra italiana in Champions League. Le possibili avversarie del sorteggio di domani.
Si è completato il tabellone dei Quarti di finale di Champions League. Il Milan è l'ultima squadra italiana rimasta in lizza nella più importante manifestazione continentale.
Nel sorteggio di domani, nell'urna di Nyon, oltre al Milan ci saranno:
BARCELLONA (Gli ultimi precedenti: 2004/05 nel Girone - Milan-Barcellona 1-0 e 1-2; 2005/06 in Semifinale - Milan-Barcellona 0-1 e 0-0; 2011/12 nel Girone - Barcellona-Milan 2-2 e 3-2)
REAL MADRID (Gli ultimi precedenti: 2002/03 nel Girone - Milan-Real Madrid 1-0 e 1-3; 2009/10 nel Girone - Real Madrid-Milan 2-3 e 1-1; 2010/11 nel Girone - Real Madrid-Milan 2-0 e 2-2)
BAYERN MONACO (Gli ultimi precedenti: 2005/06 negli Ottavi - Bayern-Milan 1-1 e 1-4; 2006/07 nei Quarti - Milan-Bayern 2-2 e 2-0)
CHELSEA (Il precedente: 1999/00 nel Girone - Chelsea-Milan 0-0 e 1-1)
BENFICA (L'ultimo precedente: 2007/08 nel Girone - Milan-Benfica 2-1 e 1-1)
APOEL NICOSIA (Nessun precedente)
OLYMPIQUE MARSIGLIA (L'ultimo precedente: 2009/10 nel Girone - O.M.-Milan 1-2 e 1-1).

Le ultime edizioni della Champions League in cui il Milan è rimasta l'unica italiana in lizza sono:
2003-2004 - Nei Quarti di finale
2004-2005 - In Finale
2005-2006 - In Semifinale
2006-2007 - Milan Campione d'Europa
2011-2012 -

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Manuel Vanacore - tuttomercatoweb

Il Milan guarda in Norvegia. Gli occhi si posano su Bergmann Sigurdarson, attaccante classe '91 in forza al Lillestrom, da tempo considerato uno degli attaccanti più talentuosi che il calcio islandese abbia mai sfornato. Non si può parlare di trattativa avviata, al momento. Ma potrebbe diventarlo a stretto giro di posta. Sigurdarson - già seguito dal Milan la scorsa estate - vanta estimatori anche in Germania. Il suo contratto scade nel dicembre 2013

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Lucio Faiola - mundodeportivo.com

Eric Abidal sarà sottoposto nei prossimi giorni ad un trapianto di fegato, sono è stato segnalato dallo staff medico del FC Barcelona: "Nelle prossime settimane, il giocatore sarà sottoposto ad un trapianto di fegato, data l'evoluzione del suo stato epatico. Il trapianto è un'opzione come indicato sin dall'inizio del trattamento un anno fa. Alla espressa volontà del giocatore, il club ha chiesto il massimo rispetto per il diritto alla privacy e alla riservatezza ". Il club catalano ha reso pubblica la malattia difensore francese, come ha fatto proprio dodici mesi fa, il 15 marzo 2011, nella settimana del sorteggio per i quarti di finale di Champions League. Poi il giocatore Barca è stato operato con successo il 17 marzo e è rientrato in campo il 3 maggio in semi-finale contro il Madrid

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Michele Dattoli - acmilan.com

La squadra si è trovata negli spogliatoi alle 10.30 per iniziare l'allenamento a partire dalle 11.00.
Sul campo centrale il gruppo ha svolto 30' di riscaldamento tra torello e stretching per arti inferiori e superiori.
A seguire la squadra ha svolto 35' di esercitazioni tattiche 11 contro 11 con una parte finale dedicata alla fase difensiva. Aggregati alla Prima Squadra anche De Sciglio, Carmona, Comi e Piscitelli.
Clarence Seedorf e Alexander Merkel hanno svolto tutto l'allenamento col gruppo.
Boateng ha effettuato 45' corsa, alternata ad accelerazioni lungo il bordo del campo.
Antonio Cassano ha svolto esercizi dedicati alla reattività muscolare tra conetti, slalom e campi di direzione.
Ibrahimovic, Abate, Robinho, Maxi Lopez, Nesta e Van Bommel hanno lavorato in palestra

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Lucio Faiola : globoesporte

L'attaccante del Milan Robinho ha lasciato l'allenamento Mercoledì, prima della fine per un infortunio subito alla caviglia destra. L'infortunio, comunque, non provoca grande preoccupazione per la squadra, si vuole fare affidamento sul Brasiliano per la partita di Sabato contro il Parma, per il Campionato Italiano.
Condizioni fisiche del giocatore saranno valutate Giovedi. Il Milan soffre anche le assenze di Alexandre Pato, Nesta, Seedorf, Maxi Lopez e Boateng. Il club guida il campionato con 57 punti, seguito dalla Juventus con 53.
Nella stagione in corso, l'attaccante ha giocato 29 partite e segnato otto gol. Il "O Rei das Pedaladas" non si trova in pre-lista dei 52 giocatori che gareggeranno alle Olimpiadidi Londra

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Alberto Re - Tuttosport

Per la prossima stagione, il Milan, oltre al probabile acquisto di Cesare Natali, busserà alla porta del Cagliari per Davide Astori. Come riporta l'edizione odierna di TuttoSport, Galliani avrebbe una sorta di patto con Cellino per poter riacquistare il centrale difensivo sulla base di 7 milioni di euro. Nella trattativa potrebbe essere inserito anche il giovane Strasser

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Manuel Vanacore - tuttomercatoweb

Da tempo nel mirino della Juventus in vista del prossimo mercato estivo, l'ex-giocatore della Fiorentina Zdravko Kuzmanovic (24), individuato dalla dirigenza bianconera come elemento in grado di potenziare la mediana agli ordini di Antonio Conte, sarebbe nuovamente stato posto tra i possibili obiettivi del Milan, secondo le indiscrezioni riportate in giornata da Sky Sports UK ed evidenziate da Futebol365.pt. Il versatile centrocampista della nazionale serba, ormai alla terza stagione consecutiva tra le file dello Stoccarda, ha già affermato di voler disputare almeno l'Europa League nel 2012/13, e che non disdegnerebbe un eventuale ritorno nel campionato italiano; attualmente legato ai colori biancorossi fino al giugno 2013, Kuz è stato di recente accostato anche alla Lazio, e il valore del suo cartellino si aggira intorno ai 9 milioni di euro

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Alberto Re - Il Giornale

Hanno scoperto l’altra faccia della vita e hanno capito che non è il caso di lasciarsi sedurre dalle luci abbaglianti della popolarità. Antonio e Rino, inedita coppia milanista, dove Antonio sta per Cassano e Rino per Gattuso, da molti mesi a questa parte, hanno fatto ditta con ospedali e specialisti e con la sofferenza, silenziosa, della malattia, finendo nel cono d’ombra che ingoia chiunque, anche chi dispone di un fisico d’atleta, supercontrollato. Per tante settimane, troppe, hanno vissuto la loro condizione abolendo apparizioni in tv e in pubblico, cestinando le cento richieste di interviste esclusive, restando ai margini di stadi e campi d’allenamento. Neanche quando il sole della guarigione possibile e vicina ha ripreso a riscaldarli, hanno deragliato dal binario del composto silenzio, per evitare magari di farsi compatire e di dover raccontare non più gol e dribbling improbabili ma solo appuntamenti con specialisti in giro per l’Italia.Antonio Cassano ha eletto a suo rifugio la sua casa di Genova, il figlio e la moglie Carolina, una roccia di donna, sono diventati i suoi preparatori psicologici capaci di consolarlo. Con loro ha ripreso in mano la vita dopo l’intervento al cuore. E nell’attesa di capire se potrà tornare prima dell’estate per salire sul charter azzurro destinato all’europeo («non sono fatto per fare la mascotte, andrò in Polonia solo da calciatore» la sua confessione privata a Prandelli e procuratore), ha preso a fare tanti chilometri, seguendo le indicazioni dei cardiologici che lo hanno avuto in cura.
A piedi e in bici. «Ho fatto tanti di quei chilometri che sarei potuto andare a piedi da Genova a Bari», raccontò un giorno per strappare un sorriso nei corridoi di Milanello dove la sua presenza riesce a conciliare il buon umore collettivo. «Mister, hai firmato il rinnovo? Adesso mi devi sopportare ancora a lungo» fu l’altra battuta riservata ad Allegri che ieri l’ha incoraggiato: «Spero di consegnare a Prandelli il miglior Cassano: stava facendo la sua miglior stagione». Segno che l’ombrellino applicato al forellino dell’atrio del suo cuore ha prodotto un magico risultato. E cioè gli ha moltiplicato la voglia di calcio e di vita, «proprio come quando era un ragazzino e tirava calci nei vicoli di Bari» la descrizione dell’avvocato Bozzo, il suo agente che è per Fantantonio qualcosa di più di un parente stretto.
Rino Gattuso ha avuto una sola debolezza. E ha avuto il coraggio di confessarla come sanno fare tutti gli uomini veri che non hanno paura di ammettere una sconfitta se poi conoscono il modo per rialzarsi e tornare a vincere. Nei mesi in cui l’occhio era fermo, perso, e la vista compromessa, non si è nascosto. Non si è nascosto alla figlia che pure, amorevolmente, lo prendeva in giro («papà ha gli occhi storti»), o a moglie e parenti, persino ai clienti della sua pescheria a Gallarate, oppure ai giornalisti convocati in una conferenza stampa inaugurata dall’omaggio a Simoncelli. Si è mostrato senza pudori ai colleghi durante la consegna degli oscar del calcio. A tutti, tranne che a papà Franco e alla tenerissima mamma, ha voluto risparmiare loro quel supplizio. Solo adesso che l’occhio è tornato vivo e che col dosaggio di cortisone ridotto potrà ottenere l’idoneità per tornare a respirare il profumo dell’erba, si è mostrato ai genitori rimasti in Calabria.Massicce dosi di cortisone e lunghi viaggi a Bologna, nello studio dello specialista Rocco Liguori, hanno scandito la vita di Rino che è entrato in contatto con la sofferenza pura e la malattia carogna. «Con me c’erano bambini di 5-6 anni alle prese con disturbi mentali» spiegava Rino per raccontare la sua angoscia, mista alla speranza. Ha perso quattro mesi di tempo, una diagnosi sbagliata, prima di trovare il bandolo della matassa, di buttar via gli occhiali e di riprendere il suo posto dinanzi all’armadietto dello spogliatoio di Carnago per tornare il Gattuso di un tempo

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Lucio Faiola - uefa.com

Didier Drogba, John Terry e Frank Lampard, è proprio la vecchia guardia a trascinare il Chelsea FC ai tempi supplementari, mentre a portarlo ai quarti di finale ci pensa Branislav Ivanović. Il SSC Napoli deve inchinarsi, ma esce dalla UEFA Champions League a testa alta.
Walter Mazzarri conferma l'undici che ha vinto 3-1 al San Paolo, mentre Roberto Di Matteo, promosso allenatore al posto di André Villas-Boas, ritrova Terry e rilancia tutti i senatori dal primo minuto.
La partenza dei Blues è veemente e già al 6' Morgan De Sanctis deve esibirsi in una parata a terra su destro al volo di Daniel Sturridge. Il Napoli ci mette un po' a scrollarsi di dosso l'emozione del grande appuntamento, ma quando lo fa spaventa lo Stamford Bridge tre volte in cinque minuti. Ci provano prima Marek Hamšík all'11', controllo di destro e sinistro appena dentro l'area deviato con un piede da Petr Čech; poi Edinson Cavani al 14', volée fuori di poco su assist basso di Christian Maggio; e infine Ezequiel Lavezzi al 16', conclusione sul portiere da posizione angolata su lancio lungo di Gökhan Inler.
Nel momento migliore degli azzurri, però, il Chelsea indovina il jolly: è il 28', Ramires trotterella sulla sinistra e crossa al centro, Drogba brucia Salvatore Aronica e colpisce il pallone di testa in tuffo spedendolo lì dove De Sanctis non può arrivare. Un gol fantastico, da centravanti puro, che ridà fiato alle speranze dei Blues fino a quel momento incapaci d'imbastire azioni d'attacco. Due minuti dopo, così, Sturridge si libera di Juan Zúñiga sulla destra e cerca Drogba sul secondo palo, provvidenziale la chiusura di Hugo Campagnaro.
Colpito sopratutto nel morale, il Napoli avrebbe l'occasione buona per ristabilire le due lunghezze di vantaggio al 32' ma Cavani angola troppo il destro a incrociare in contropiede. Scampato il pericolo, il Chelsea torna a premere sull'acceleratore e al 33' si fa vedere ancora dalle parti di De Sanctis con un'incornata di Sturridge fuori d'un niente e con gli azzurri in difficoltà soprattutto sui traversoni che arrivano dalle fasce. Non bastasse, Mazzarri perde anche Maggio, colpito duro e sostituito da Andrea Dossena con Zúñiga che trasloca a destra.
In chiusura di primo tempo, i Blues sfiorano ancora il gol con Paolo Cannavaro che salva in scivolata su tiro cross di David Luiz sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Si va al riposo con i padroni di casa avanti 1-0 e il Napoli virtualmente qualificato. Durerà poco, pochissimo. Neanche due minuti dentro la ripresa, infatti, Terry stacca meglio di tutti su corner di Lampard e supera per la seconda volta De Sanctis.
Serve un gol, una magia per scacciare i fantasmi. Gli azzurri si riversano in massa in attacco e lo sforzo collettivo viene premiato al 55', quando Inler controlla di petto e scaraventa in rete un destro violentissimo di controbalzo dopo una respinta di Terry su calcio d'angolo di Lavezzi.
È una partita bellissima. Di Matteo non ci sta e getta nella mischia anche Fernando Torres, ma è su Branislav Ivanović prima e su Drogba poi che De Sanctis deve superarsi tra il 64' e il 66'. Straordinaria soprattutto la respinta in tuffo sul bomber ivoriano che aveva trovato il palo più lontano con un'acrobazia mancina. Da applausi anche l'intervento di Čech su Zúñiga, bravo a liberarsi di Ashley Cole, meno nel concludere a rete.
Il Chelsea insiste e al 75' trova il gol che porta il match ai supplementari: Dossena tocca con la mano su colpo di testa in mischia di Ivanović e Felix Brych fischia il calcio di rigore trasformato da Lampard. 3-1 e altri trenta minuti di passione.
Il Napoli sembra averne di più, ma l'occasione migliore è dei Blues, al 100', con De Sanctis che esce malissimo su un lancio dalle retrovie di Drogba e lascia a Torres una palla gol facile facile che lo spagnolo sciupa malamente calciando lontano dai pali. Non sbaglia, invece, Ivanović, pescato tutto solo a centro area dal solito Drogba: destro di prima intenzione dal basso verso l'alto e Chelsea in Paradiso

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Alberto Re - Gazzetta dello Sport

Non sarà stato un campione di livello internazionale, ma un po' bischero lo era anche lui. Ecco perché Massimiliano Allegri si fa un baffo dei mal di pancia (veri o presunti) dei suoi fuoriclasse. "Bisogna sapere entrare nel carattere e nella testa dei giocatori e capire il loro momento, amministrandolo. Non esiste, secondo me, il giocatore ingestibile". Tradotto: sono nato prima di Ibra, di Boa, di Cassano, ho una figlia, quasi due, cosa volete che sia tenere a bada i miei ragazzotti? Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano. Si parla di "Gestione dei campioni: allenatori a confronto". C'è anche Sergio Scariolo, tecnico dell'Armani Jeans, ma il dibattito si accende quando si torna alla Juve. E al duello con il MIan. E lì il mal di pancia è in agguato.Il gol non assegnato a Muntari nello scontro diretto non è ancora scomparso dall'agenda mediatica: "Diciamo che i nostri giocatori hanno esultato e quelli della Juventus si sono fermati. È stata una decisione sbagliata ma fa parte del gioco, ce ne saranno altre da una parte e dall'altra: anche se era una situazione molto chiara non è facile, credo stiano ancora discutendo se Pepe era in fuorigioco o meno... Dopo le partite bisognerebbe parlare più di tecnica e tattica che delle decisioni di arbitri e assistenti. Tensione elevata? Da parte nostra sicuramente no. Ma vedo che molti si mettono a fare dossier e nessuno mette mai in risalto le decisioni a favore. Di certo noi abbiamo subito un episodio come quello di Muntari in una partita decisiva, speriamo non abbia peso nella volata scudetto".Il resto del convegno è un mix tra ritorno al passato e proiezione nel futuro. "Ancelotti mi disse di essere sempre me stesso quando arrivai al Milan. Ed è esattamente quello che ho fatto. Arrivai da Cagliari dove giocavo una partita alla settimana e al Milan se ne giocavano tre. Non si possono far paragoni, e non puoi pensare di fare tutto da solo. Ci sono momenti in cui serve spingere il giocatore, ce ne sono altri in cui sei costretto a tenerli a freno. La psicologia gioca sempre un ruolo decisivo e c'è sempre un modo per gestire il tuo giocatore, a volte devi trovare tu il modo guidandolo attraverso le sue fasi e in questo il buon senso ti aiuta moltissimo". Come con Cassano, che Allegri spera di riavere per il finale di stagione. Per sé, per il Milan ma soprattutto per la Nazionale: "Antonio stava vivendo la migliore annata della sua carriera a livello fisico e tecnico: Prandelli sta facendo un buon lavoro e speriamo di dargli anche Cassano, che sarebbe un acquisto importante per noi e per Italia"

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