E' TUTTA UNA QUESTIONE DI PROPORZIONI
Abbiamo avuto un calendario assurdo, nel nostro periodo peggiore, con caterve di infortuni, preparazioni da smaltire, sfighe assurde e assortite, eppure in campionato abbiamo 54 punti, sopra di tre (recupero della Juve permettendo).
Stiamo viaggiando da mesi a una media di dodici/quattordici titolari fuori a partita, il nostro Vate ha saltato (per colpa sua, certo) le ultime tre gare, tra cui quella con la Juve, eppure abbiamo fatto 7 punti (che potevano essere 9).
Siamo stati capaci di perdere con questa Inter, senza neppure riuscire a segnarle un goal.
Pato sta diventando un caso e Cassano e Gattuso sono stati colpiti dalla collera degli Dei (ma stanno recuperando).

Gli arbitri, gli assistenti, i quarti uomini non vedono i nostri goal nonostante la palla sia entrata dentro la porta di quasi un metro, o li annullano inspiegabilmente, eppure hanno occhi e orecchi sensibilissimi (e selettivi) per vedere le nostre mancanze disciplinari in campo e fuori, senza nulla dire di quelle altui...
Soltanto ora cominciamo a smaltire i carichi di lavoro di Dubai.

Soltanto ora cominciamo a smaltire i carichi di lavoro di Dubai.
Sabato abbiamo affrontato la trasferta chiave di Palermo con un centrocampo che a fine estate ci avrebbe fatto rizzare i capelli, diciamo la verità: Muntari, Ambrosini, Nocerino con Emanuelson trequartista. Abbiamo vinto 4-0.

Forse, FORSE, solo ora i nostri avversari hanno perso per la prima volta per un tempo importante un loro giocatore chiave, cioè Chiellini, che sembra si sia stirato ieri sera e ne abbia per circa tre settimane. Tutti gli altri sono disponibili.
Eppure, a parte lo stiramento di Chiellini, ieri l'indistruttibile Barzagli è dovuto uscire all'improvviso a pochi minuti dalla fine del primo tempo per una serie di dolorosissimi crampi, Marchisio da almeno tre mesi ha finito la benzina, Pirlo basta che faccia una partita in più in una settimana e si trova con la lingua di fuori, in generale la squadra bianconera dopo sessantacinque minuti dà l'impressione di essere bollita.
E ha pareggiato col Chievo in casa, dopo essere passata in vantaggio con un goal di De Ceglie (!!!) in fuorigioco di almeno un metro.
E meno male che il Chievo ha pareggiato a pochi minuti dalla fine...

Non perdono da venticinque partite(ma ne hanno pareggiate ben dodici), ma dicono che è “Meglio la pareggite della sconfittite”. Contenti loro.
I tifosi dicono anche che è “Colpa di Bonucci”. Molto bene.
Si registrano i primi fischi e le prime contestazioni nei confronti di Conte, reo di schierare sempre gli stessi e di non avere capito ancora con quale modulo stabile schierare la squadra, insomma lo si incolpa per quelle cose che fino adesso erano ritenute il segreto del suo successo, la varsatilità tattica e l'intelligente sfruttamento delle risorse a disposizione.
All'improvviso si scopre che il Milan tecnicamente parlando è inarrivabile, almeno in Italia. Eppure Del Piero fa mestamente panchina.

“Noi vi abbiamo piallato all'andata, e in Coppa Italia, gnè gnè gnè...” Come se Bombolo accusasse Brad Pitt di avere i brufoli a sedici anni: ma che gli rispondiamo a fare...?
Le loro lamentazioni sin dalla prima partita di campionato (4-1 col Parma) si stanno finalmente rivelando per quello che sono veramente, alibi preventivi per far fronte ad un'oggettiva, netta inferiorità di partenza. Ma i nodi cominciano a venire al pettine, ora, e le scuse non riescono più a coprire le vergogne, anzi rischiano di trasformarsi in un boomerang.
La verità è che non sempre, ma spesso, il calcio è una questione di giuste proporzioni...
All'inizio del campionato avevo pronosticato una Juve forte, ma ancora troppo carente di classe e con una rosa non così completa per puntare troppo in alto: un  quarto posto sarebbe stato all'altezza delle sue possibilità, oltre per me sarebbe stata una sorpresa.
Vinca a Bologna, la Juve, sennò...L'Udinese non molla ancora, ma Lazio e Napoli si stanno avvicinando.
Noi prima o poi li recupereremo, almeno quattro o cinque uomini importanti.
E stiamo mettendo il turbo.

Occhio, Mister Conte, che qui a furia di pareggiare finite come il Perugia nel '79...
Ma Lazio e Napoli si avvicinano, e voi le dovete ancora incontrare.
La guerra continua, certo...
Ma ora sulla difensiva ci siete voi
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