01-03-2012

Alberto Re - Corriere dello Sport

Il Milan si ricompatta. Messe da parte le polemiche della sfida con la Juve, i rossoneri vogliono presentarsi al meglio alla delicata trasferta di sabato a Palermo. Non ci saranno Pato e Boateng, ma Allegri ritroverà Ibrahimovic rientrato oggi dalla trasferta con la Svezia in Croazia (per lui gol su rigore a assist). Sul campo centrale di Milanello oggi l'attaccante ha trovato ad attenderlo Adriano Galliani e Ariedo Braida. All'arrivo dei giocatori, l'amministratore delegato del Milan si è soffermato con tutti e in particolare con Ibrahimovic, Robinho e Mexes.

In gruppo con la squadra, ha lavorato Daniele Bonera. Sono apparsi a Milanello, entrambi in tuta e di buon umore, Antonio Cassano e Alexandre Pato. Prima dell'allenamento della squadra, in tarda mattinata, corsa per Alberto Aquilani e Clarence Seedorf. Per il centrocampista romano giri di campo a ritmi abbastanza sostenuti, per il campione olandese corsa più lenta.  Leggero ritardo, per via del traffico aereo, sulla tabella di marcia per gli olandesi Mark Van Bommel ed Urby Emanuelson. La squadra sosterrà domani l'allenamento di rifinitura, in vista della partenza per Palermo

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Manuel Vanacore - Corriere dello Sport

Il Corriere dello Sport lancia una clamorosa voce di mercato. Il Milan, con i soldi ricavati dalla cessione di Pato, che in estate lascerà quasi sicuramente Milano, destinazione Paris Saint Germain di Ancelotti, potrebbe tentare l'assalto ad un vecchio pallino di Galliani, il gallese Gareth Bale. L'esterno del Tottenham, è uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, nonostante la giovane età. La trattativa per strappare Bale al Tottenham potrebbe essere intavolata solo nel caso che gli Spurs non si qualifichino alla prossima Champions League

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Manuel Vanacore - calciomercato.it

La storia d'amore tra il Milan e Pato è ormai ai minimi storici. Infortunio numero 13 per il giovane Papero nella sua breve carriera in rossonero. Troppi, decisamente troppi. E (ma sarà un caso?) da quando è uscita fuori la storia dell'interesse del Paris Saint-Germain nei suoi confronti, l'attaccante brasiliano è rimasto perennemente infortunato. Oppure, quando ha giocato, lo ha fatto senza mai lasciare traccia.
Una situazione alquanto anomala, alla quale si aggiunge anche il continuo interesse di Carlo Ancelotti. Chiusa la telenovela del mercato di gennaio, l'ex tecnico del Milan aveva ampiamente preannunciato l'eventuale nuovo tentativo per prendere il giocatore sudamericano nel mercato estivo.
Dunque, lecito aspettarsi una nuova rincorsa del Psg a Pato. E questa volta difficilmente il Papero dirà "Resto al Milan", visto che comunque ormai tutti sembrano averlo abbandonato. Tutti tranne Silvio Berlusconi, che comunque al Milan qualcosa pur vale... In questo scenario si avvicina Mario Balotelli al rossonero: sfumato Tevez, l'ex interista è il giocatore perfetto per la squadra di Allegri. E Raiola ha già iniziato a seminare...

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Alberto Re - La Stampa

Primo giorno di interrogatori della procura federale della Figc, sul secondo tempo di «scommessopoli», e primo risultato già ottenuto. Tre ore è durato, a Milano, il faccia a faccia tra due dei vice del pm del pallone Stefano Palazzi e l’ex capitano dell’Atalanta, Cristiano Doni; otto ore la durata dell’audizione del giocatore dello Spezia, Filippo Carobbio, davanti al vice procuratore Carlo Piccolomini nella sede della procura a Roma. Risultato? Entrambi gli interrogatori hanno visto gli imputati confermare, con dettagli e riferimenti precisi, quanto raccontato al pubblico ministero di Cremona, Roberto Di Martino.
L’inversione di rotta è dunque servita. Con la soddisfazione di un mondo del calcio contrario all’amnistia, ma aperto, codice alla mano, a sconti di pena, anche sostanziosi, per chi decide di collaborare con gli inquirenti federali (articolo 24 del codice di giustizia sportiva). Così sia Doni ma soprattutto Carobbio non si sono chiusi in difesa, ma hanno giocato all’attacco riempiendo i fogli degli uomini della procura così come fece, la scorsa estate, Vittorio Micolucci, il primo pentito dello scandalo scommesse scoppiato il primo giugno. Doni si è soffermato sulla combine, da lui stesso ammessa, di AtalantaPiacenza, la sfida del rigore battuto al centro della porta perché così prevedevano gli accordi. Gara per cui il club bergamasco ha già pagato con sei punti di penalizzazione e che quindi non dovrebbe finire nuovamente sotto la lente della procura, al contrario delle altre due partite - AscoliAtalanta e Padova-Atalanta - con il nome di Doni tirato in ballo. Che l’ex capitano nerazzurro abbia collaborato anche con gli investigatori federali lo confermano le parole del suo avvocato Salvatore Pinto. «Adesso - ha detto il legale - Doni si aspetta la possibilità di vedere qualche riconoscimento dalla giustizia sportiva rispetto a quell’unico episodio che ha macchiato la sua carriera (la combine contro il Piacenza, ndr)...». A Doni gli investigatori avrebbero anche chiesto spiegazioni sui fatti dell’agosto 2000, sulla partita Atalanta-Pistoiese (i protagonisti finiti a processo, fra i quali l’attuale allenatore del Milan Allegri, furono tutti assolti), gara che l’ex capitano bergamasco aveva definito oggetto di combine in una recente intervista.«Non posso dire nulla - ha sottolineato l’avvocato Pino - ma è chiaro a tutti che si tratta di un episodio ormai prescritto...».
Se Doni ha confermato tutto quello detto al pm di Cremona, Di Martino, lo stesso avrebbe fatto Carobbio. Lungo, quasi interminabile, è stato l’interrogatorio del giocatore passato recentemente dall’Albinoleffe al Grosseto, al Siena e poi allo Spezia. Carobbio era stato arrestato lo scorso 19 dicembre in quanto sarebbe, secondo l’accusa, uno dei referenti in Italia dell’organizzazione, con vertice a Singapore, dedita ad alterare i risultati delle partite. Oggi Carobbio ha l’obbligo di firma due volte a settimana e ieri potrebbe aver trascinato il campionato di serie B verso il caos. Diverse la gare contestate al giocatore lombardo e tutte della serie cadetta nelle ultime due stagioni. Fra queste, Ancona-Grosseto, Grosseto-Reggina, GrossetoEmpoli, Grosseto-Mantova, Siena-Piacenza, ma anche Siena-Novara della scorsa stagione. Per quest’ultima partita, Carobbio aveva già raccontato agli inquirenti cremonesi di essersi fatto da parte, ma allo stesso tempo di esser venuto a conoscenza che altri si erano messi d’accordo per combinare l’incontro. Il prossimo appuntamento con gli uomini di Palazzi è fissato per lunedì, quando in via Po a Roma si presenterà il già pentito Vittorio Micolucci, ex difensore dell’Ascoli

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Lucio Faiola - guardian.co.uk

Stuart Pearce ha sottolineato che sarebbe ancora disposto ad allenare l'Inghilterra al Campionato Europeo l'estate, nonostante l'Olanda ha inflitto la prima sconfitta della nazionale in 15 mesi.
Il four-man Club England Board si concentrerà per identificare il successore di Fabio Capello prima del torneo europeo, nel frattempo Pearce dichiara di voler prendersi cura dell'Inghilterra se necessario

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Manuel Vanacore - Corriere dello Sport

Come riportato dal Corriere dello Sport-Stadio, la Fiorentina potrebbe tornare a bussare alle porte dell'Arsenal per Marouane Chamakh, attaccante francese di passaporto marocchino in forza all'Arsenal. Secondo rumors provenienti dall'Inghilterra la Fiorentina avrebbe pronta un'offerta di circa 7 milioni di euro per acquistare l'intero cartellino della punta dell'Arsenal, che non rientra più nei piani di Arsene Wenger

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Alberto Re

E’ stato uno dei protagonisti della piacevole serata di ieri a Brema, dell’1-2 rifilato alla Germania, innescando l’azione del primo gol e orchestrando le folate offensive sul lato destro della Francia di Laurent Blanc. A fine partita però, Mathieu Valbuena zoppicava. Un cruccio in più per Didier Deschamps che dopo aver dovuto rinunciare a Loic Remy, nell’andata degli ottavi di Champions League contro l’Inter, fa i conti con un nuovo potenziale infortunio per il ritorno. A cui si aggiunge il rischio di indisponibilità anche di André Ayew.
MUSCOLI E SPALLE — Ieri, Valbuena, promosso a pieni voti dai media francesi (8 per l’Equipe, 8,5 per Le Parisien), ha offerto una prestazione convincente confermando il buon periodo e l’ambizione di fare bene anche con il Marsiglia. Un obiettivo che passa per il ritorno di Champions. Un ritorno però a rischio visto che il centrocampista soffrirebbe di una contrattura. Un colpo basso per Deschamps che potrebbe tenerlo a riposo questo week end e magari lasciare a casa anche Ayew che ieri ha ammesso di aver problemi alle spalle. Il ghanese se le è slogate più volte negli ultimi mesi, addirittura due volte nel corso di una sola partita di coppa d’Africa. L’attaccante per ora non intende operarsi, altrimenti dovrebbe rinunciare al resto della stagione, ma se la situazione dovesse peggiorare, l’intervento diverrebbe inevitabile. Deschamps quindi è alle prese con un rebus sempre più complesso vista l’indisponibilità anche di Loic Remy, infortunatosi a metà febbraio, ma che dovrebbe riprendere allenamenti normali entro una settimana.
JOLLY — Tutte complicazioni che potrebbero tramutarsi in opportunità per André-Pierre Gignac. L’attaccante, che Deschamps ha cercato di cedere sia la scorsa estate che a gennaio, si allena ormai senza problemi dopo l’infortunio di fine anno. L’ex allenatore della Juventus però non ne apprezza il profilo e lo considera solo un jolly a cui far giocare i finali di partita. Salvo doverne fare un titolare per colpa degli infortuni a catena

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Alberto Re - TuttoSport

TORINO - Di Carlos Tevez è difficile prevedere le traiettorie su un campo di gioco, figuriamoci al di fuori dello stesso. Così capita che molto sul suo conto venga alla luce (spesso gli aspetti più deteriori), ma qualcosa inevitabilmente resti in un cono d’ombra. Almeno per un po’ di tempo.
STILE LIBERO Per dire, l’incontro a Rio de Janeiro tra Tevez, il suo agente Kia Joorabchian e Adriano Galliani venne immediatamente immortalato dai fotografi a uso e consumo di chi lavorava per portarlo a Milano. Che poi il tutto sia stato inutile, se non controproducente (al City quello scatto diede molto fastidio) è una tesi che trova supporto nei fatti. Questione di stile. La Juve nei suoi approcci è stata decisamente più discreta, ma non meno attiva. Salvo tirarsi indietro, nello scorso mese di dicembre, proprio per non ostacolare un club al tempo amico come quello rossonero, che molto si era agitato nel ritrovarsi i bianconeri al fianco (la famosa querelle dell’offerta via email). Tuttosport è riuscito a ricostruire quanto precedette quel tacito accordo di non aggressione. Il che, sommato all’attuale guerra fredda tra le due società e alle esigenze di mercato bianconere, consente di disegnare gli sviluppi futuri

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Alberto Re - Corriere dello Sport

L'arbitro della sezione di Genova dirigerà il derby della Capitale. Il fischietto di Schio, invece, è stato scelto per la partita tra rosanero e rossoneri. Juventus-Chievo a Gervasoni. Parma-Napoli a Valeri. Inter-Catania a Celi
Sabatini: «Derby? La Roma ha moderatamente paura»
Il ds giallorosso: «Noi non ci arriviamo alla grande. Arriviamo da una sconfitta rovinosa. Sarà una bella partita, le motivazioni sono feroci da entrambi e le parti. Le assenze? Il derby non è mai la partita degli assenti, è la partita di chi gioca. Non penso che stiamo deludendo le attese, in embrione si è vista un'idea di grande Roma»
Osvaldo: “Salto Roma-Lazio perché ce l'hanno con me”
All’andata illuse i giallorossi segnando la rete del vantaggio. A tre giorni dal derby della capitale, il grande assente si confessa: «Espulsione ingiusta contro l'Atalanta, ma ho una cattiva fama. Io ci soffro, ma la Roma funzionerà lo stesso. Sono sempre stato dipinto litigioso, ma sono uno che odia le polemiche. Giusto avere il codice etico. Lamela? È un fratello minore per me. Voglio dargli quell’aiuto che non ho avuto quando sono arrivato qui. Ora l'Europa, l'anno prossimo per vincere»

Milan, Pato è al capolinea. Per sostituirlo Van Persie

Si apre il mercato per sostituire Pato. L'olandese è davanti nelle preferenze a Tevez e Balotelli per la grande stima che Ibrahimovic ha per lui. L'attaccante dei Gunners è apprezzatto da Galliani che ha dovuto rivedere la sua posizione su Carlitos dopo il no di Berlusconi.
MILANO - Pato...logico. Scontato, spietato ma drammaticamente attuale, quello dell’attaccante brasiliano sta diventando un vero e proprio caso che si può riassumere con un mortificante ma veritiero gioco di parole. Pato, infatti, sabato scorso contro la Juventus ha collezionato il quattordicesimo infortunio (risentimento muscolare alla gamba destra, l’entità del danno verrà valutata nei prossimi giorni) dal 5 gennaio 2010 fino ad oggi. Un periodo, oltre 2 anni, dove Pato è stato indisponibile complessivamente per 390 giorni dando forfait in 45 gare ufficiali. Un calvario infinito che, a questo punto, potrebbe anche convincere del tutto sia Pato sia il presidente Berlusconi che è giunto il momento di dirsi addio, definitivamente.
IL SOSTITUTO - Ibra ha già scelto, indicando l’olandese Van Persie, chi dovrebbe essere secondo lui il sostituto di Pato. All’indomani del clamoroso 0-4 di San Siro (peggiore sconfitta della storia dell’Arsenal in Champions League) l’attaccante svedese ha consigliato a Van Persie, dalle colonne del «Sun», di abbandonare già a fine stagione i Gunners per raggiungerlo al Milan. Un invito che al diretto interessato ha fatto molto piacere, anche perché la notte stessa del dopo partita di San Siro, Van Persie ha avuto un affettuoso scambio di complimenti con Galliani. Il quale non ha nascosto stima e ammirazione per un attaccante che sembra avere il phisique du role ideale per diventare uno dei bomber rossoneri della prossima stagione.

Ranieri prova nuova Inter. Sneijder fuori per ripartire

Incassata la fiducia dal presidente Moratti, l'allenatore ha cominciato a pensare al prossimo delicato appuntamento. L’olandese dovrebbe essere messo da parte nella squadra che domenica sera ospiterà il Catania. È questa la conclusione a cui è arrivato il tecnico dopo avere provato moduli e soluzioni per sfruttare le qualità del numero 10

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Manuel Vanacore - tuttomercatoweb

Non c'è solo Hulk nei pensieri di Abramovich per il nuovo ciclo del Chelsea. Secondo i media inglesi piace pure l'attaccante del Bayern Monaco Mario Gomez (26). Il proprietario dei Blues sarebbe infatti deluso dallo spagnolo Fernando Torres, in cerca, forse, di nuovi stimoli

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Lucio Faiola - ole.com

Tutti felici con Messi, che ha espresso la sua gioia dopo aver messo la sua prima tripletta con la squadra nazionale, il 3-1 alla Svizzera. Il 2-1, un golazo.
Non ha preso la palla quando era in campo però l'ha ricevuta dopo negli spogliatoi. Messi era molto felice a Berna, vestito con gli abiti ufficiali, blu e bianco. Dopo aver salutato i tifosi Svizzeri che lo idolatravano, anche se ne ha segnati tre, Leo ha parlato della sua allegria per i tre gol, e della sua prima tripletta con la nazionale celeste e bianca, della sua continuità con il Barcellona. Ovviamente è il 10 che vogliamo. Con i piedi ben piantati sul terreno "dobbiamo proteggere bene la palla". Ha dichiarato che "la verità è che sono contento, e speravo di segnare, e ci sono riuscito. Potevo fare gol, la squadra ha vinto e stiamo bene. Stiamo lavorando per essere forti come gruppo cercando di crescere. Sappiamo che dobbiamo migliorare tantissimo, però è sempre importante vincere"

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Manuel Vanacore - tuttosport

Potrebbe essere colombiano il prossimo attaccante del Milan, che molto probabilmente al termine della stagione saluterà Pato. Il nome nuovo in casa Milan è quello del colombiano Muriel, classe 91 attualmente in prestito al Lecce ma di proprietà dell'Udinese. Proprio con la dirigenza friulana Galliani ha iniziato la trattativa: come riportato da TuttoSport, Galliani avrebbe già messo sul piatto una cifra vicina ai 10 milioni di euro per assicurarsi le prestazioni del giovane colombiano

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Manuel Vanacore

Il Napoli non sta pensando solo ai grandi colpi per il prossimo mercato. E tra gli affari a costo zero ci sarebbe anche Christian Chivu. Il difensore dell'Inter e' da tempo nel mirino azzurro e difficilmente rinnovera' il suo contratto in scadenza a giugno. Potrebbe essere l'uomo di esperienza che fa al caso di Mazzarri

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Nicola d'Altilia - SportMediaset

L’Italia viene sconfitta per 1-0 nell'amichevole di Genova contro gli Usa. Al "Ferraris" gli azzurri, lenti e prevedibili, non riescono a superare il muro statunitense. Dopo un primo tempo noioso, nella ripresa gli americani segnano il gol-partita con Dempsey che, su sponda di Altidore, batte Buffon in diagonale. Prandelli cerca di rivoluzionare la squadra con molti cambi, ma il forcing finale non sortisce alcun effetto. Successo storico per gli Usa.
LA PARTITA
La prima Italia del 2012 non brilla, anzi subisce una sconfitta storica contro un avversario che non aveva mai superato gli azzurri. Ma lasciando da parte questi dati che, in un'amichevole, lasciano il tempo che trovano, è invece doveroso constatare la preoccupante involuzione del gioco proposto dalla Nazionale. La gara non è certo arrivata nel momento ideale poiché i nostri giocatori, ormai entrati nella fase calda della stagione con i rispettivi club, hanno cercato di dosare le forze, di non spingere sull'acceleratore e in più, si sa, senza grandi stimoli difficilmente questa squadra si esalta, per indole o per "forma mentis" che dir si voglia. Tutti questi fattori, che sicuramente hanno influito pesantemente, non devono però celare un gioco costantemente espresso in orizzontale, una manovra maledettamente lenta e prevedibile, la scelta di ricorrere spesso al lancio lungo, un po' per sorprendere la non impeccabile retroguardia americana (e un portiere decisamente incerto nelle uscite come Howard) ma soprattutto per mancanza di idee. Inoltre, qualche esperimento non è andato a buon fine: l'inedita posizione di Thiago Motta, reinventato trequartista, non ha prodotto la pericolosità auspicata e sono mancati proprio gli inserimenti dei centrocampisti. Nocerino e Marchisio (i migliori incursori del nostro campionato) non sono mai riusciti a incidere e, se sulla destra Maggio si è proposto con continuità, dall'altra parte non sono mai arrivati rifornimenti per le punte.
Nella ripresa, gli americani si dimostrano abili a capitalizzare una buona giocata con Altidore che fa la classica sponda per il diagonale vincente di Dempsey. Il c.t. Prandelli cerca di rinvigorire con molti cambi la squadra e l'orgoglio azzurro fa il resto: l'innesto di Borini è positivo, l'Italia ci prova e il pareggio potrebbe anche arrivare, ma la forza fisica degli uomini di Klinsmann riesce a reggere l'urto. La seconda sconfitta consecutiva (dopo quella con l'Uruguay) rimediata in casa contro un avversario non di spicco fa riflettere (in special modo per un reparto offensivo da rivedere), ma proviamo anche a vedere il bicchiere mezzo pieno: non sarà certo questa l'Italia che vedremo agli Europei e qualche risposta è arrivata, soprattutto dai giocatori al debutto. All'esordio contro la Spagna non manca molto, ma era questa la chance da giocarsi per fare qualche esperimento, con una formazione rimaneggiata (per le molte defezioni), e per lanciare qualche giocatore. E poi, da bravi amanti dei corsi e ricorsi, in passato qualche brutta amichevole ha preceduto grandi soddisfazioni nei momenti clou. Insomma, da bravi italiani siamo anche un po' masochisti e un po' di critiche e polemiche prima di un evento come l'Europeo non potevamo che andarcele a cercare.


ndr - Ho trovato la partita di ieri  non certo uno spettacolo per gli occhi, con un centrocampo lento ed impacciato, frutto sia della stanchezza di alcuni giocatori sia del posizionamento fuori posizione, ma comunque una buona occasione per testare alcune giovani promesse come Ogbonna ( ottima prestazione da tenere d occhio anche perchè è in ottica Milan e sta facendo benissimo in B con il Torino ) e Borini

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Manuel Vanacore - Corriere dello Sport

"Milan, ciao Pato". Il Corriere dello Sport è certo, l'addio tra il club rossonero e l'attaccante brasiliano a fine stagione è certo. L'ennesimo infortunio patito dal Papero durante Milan-Juventus avrebbe convinto le parti a separarsi a fine campionato. Per sostituirlo la dirigenza rossonera sfoglia la margherita tra Robin van Persie (il preferito di Ibrahimovic), Carlos Tevez e Mario Balotelli. Il Paris Saint-Germain è già allertato, con una disponibilità di 38-40 milioni per arrivare a Pato

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Nicola d'Altilia - TuttoSport

Andrea Agnelli ha chiamato Adriano Galliani per chiudere definitivamente le polemiche dopo la sfida-Scudetto di San Siro tra Milan e Juventus. Nell'occasione i due hanno parlato anche dell'imminente Assemblea di Lega. Intanto Mexes chiede scusa a Tagliavento, Borriello e compagni di squadra..
Le polemiche degli ultimi giorni stanno lentamente facendo posto alla riappacificazione. E a dare un primo segnale di disgelo tra Milan e Juventus sono direttamente Andrea Agnelli e Adriano Galliani.
ABBASSARE I TONI - L’obiettivo è quello di chiudere definitivamente la “guerra mediatica” nata subito dopo la partita di San Siro. La chiamata parte martedì sera dal telefono del presidente della Juventus con questo preciso intento e – dall’altra parte – Galliani si è mostrato immediatamente disponibile al dialogo. Il fine ultimo è comune: abbassare i toni e ridurre al minimo ogni tipo di esternazione. Che sia tutto finito è forse presto per dirlo, ma di sicuro sapere che da entrambe le parti c’è la volontà di mettersi alle spalle dieci giorni di polemiche non può che essere un bel segnale.
IN VISTA DELL’ASSEMBLEA DI LEGA – Nel corso della telefonata, Agnelli e Galliani hanno anche parlato dell’assemblea della Lega di Serie A che si terrà domani. Ordine del giorno: Maurizio Beretta. Otto società (Inter, Bologna, Cagliari, Cesena, Lecce, Novara, Palermo e Siena) vorrebbero le sue dimissioni, ma perchè venga accolta la richiesta il regolamento prevede un quorum di quattordici. Milan e Juventus tuttavia vorrebbero che si andasse avanti così: ed è anche di questo che hanno discusso al telefono Agnelli e Galliani.


ndr - Mi sembra una buona idea per tentare di ridare serenità sul campo, in particolare per la  classe arbitrale, e concentrarsi solo sul campo
E voi che ne pensate? E‘ giusto abbassare i toni e provare ad andare avanti o preferivate mantenere alta la “tensione”?

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Lucio Faiola - uefa.com

"La Francia coglie una vittoria prestigiosa in amichevole contro la Germania e allunga a 18 la striscia di gare senza sconfitte. Gol all'esordio per Olivier Giroud.
L'attaccante del Montpellier Hérault FC approfitta delle assenze di Loïc Rémy e Karim Benzema per mettersi in luce nelle file dei transalpini, segnando il primo gol e partecipando all'azione del raddoppio, firmato da Florent Malouda. I padroni di casa accorciano le distanze nel finale con Cacau, ma il gol tedesco non toglie lustro all'ottima prestazione della Francia, con il terzino destro Mathieu Debuchy e il portiere Hugo Lloris in particolare evidenza.
La Francia va vicina al gol due volte in apertura sugli sviluppi di altrettanti corner: colpo di testa al lato di Adil Rami e salvataggio sulla linea di André Schürrle su incornata di Yohan Cabaye. La squadra di Laurent Blanc passa al 21' grazie a una combinazione tra gli esordienti Debuchy e Giroud. Il primo va via di potenza a Dennis Aogo e crossa al centro per Giroud, che di sinistro firma il suo primo gol con la nazionale.
I tre volte campioni d'Europa rispondono creando diverse occasioni, ma Lloris si esibisce in una serie di ottimi interventi: uscita tempestiva su Marco Reus e parata d'istinto su conclusione ravvicinata di Miroslav Klose. La squadra di Joachim Löw è padrona del campo, senza tuttavia riuscire a fare breccia. Lloris, neo capitano della Francia, respinge un colpo di testa di Holger Badstuber e viene graziato da Klose che non inquadra la porta dal dischetto su assist di Mesut Özil.
La Germania allenta la pressione nella ripresa, lasciando di nuovo campo alla Franica. Il dinamico Debuchy impegna Tim Wiese da 30 metri. Il portiere del Werder Bremen si salva più tardi su Giroud. Il secondo gol è nell'aria e, dopo una buona occasione fallita da Mathieu Valbuena, Malouda va a segno al 69', irrompendo da distanza ravvicinata dopo una conclusione respinta di Giroud. La Germania dimezza le distanze con una combinazione tra due neo entrati - deviazione vincente di Cacau su cross di Thomas Müller – ma la serata resta della Francia"

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Alberto Re - TuttoSport

GENOVA - Anche una sconfitta può dare indicazioni preziose. A 102 giorni dal debutto all'Europeo contro la Spagna, se Prandelli cercava risposte importanti dall'Italia e da alcuni singoli (Matri e Giovinco su tutti), forse le ha trovate. Prevedibile e lenta, la Nazionale perde (1-0) per la prima volta nella storia contro gli Stati Uniti (fino ad oggi 7 vittorie e 3 pareggi contro gli americani) al termine di una gara giocata sottotono per tutti i '90. A Genova, dopo l'assurda notte di follia del 12 ottobre 2010, quando Ivan guidò i teppisti serbi fino all'interruzione della partita, la notizia più confortante è il buon debutto del romanista Borini in maglia azzurra.
AZZURRI OPACHI - Fermi Cassano e Rossi, senza Balotelli, Osvaldo e Di Natale, Matri e Giovinco si giocano le loro carte per strappare il biglietto per Polonia e Ucraina. Alle spalle dell'inedita coppia, che debuttò meno di un anno fa a Kiev, Prandelli schiera Thiago Motta trequartista e il trio Nocerino-Pirlo-Marchisio in mezzo al campo.
Dietro Barzagli guida la difesa al fianco di Ogbonna. Gli azzurri partono bene e al 5' già sfiorano il vantaggio. Discesa di Maggio sulla destra, cross al centro per Thiago Motta che anticipa tutti ma si vede respingere il tiro da Howard. Gli Stati Uniti, compatti e molto grintosi, preferiscono giocare in contropiede. Klinsmann punta in attacco sul duo Altidore-Buddle, con Dempsey e il mediano del Chievo Bradley a costruire il gioco. Al 10' Shea ci prova dal limite dell'area sfiorando il palo alla sinistra di Buffon. La manovra dell'Italia è troppo lenta e consente agli americani di chiudersi bene in difesa. Al 19' ci prova Giovinco con un sinistro che Howard controlla senza difficoltà. Al 36' Buffon respinge con i pugni una punizione di Dempsey.
DECIDE DEMPSEY - In avvio di ripresa Prandelli effettua i primi due cambi: dentro Chiellini e Montolivo, fuori Criscito e Nocerino. Dopo un altro tentativo fallito da Giovinco, la squadra di Klinsmann passa. Al 10' Dempsey approfitta di una difesa italiana troppo morbida, incrocia il destro dai diciotto metri e batte Buffon. Un po' preoccupato, il ct azzurro cambia ancora: fuori Thiago Motta e Matri, dentro Pazzini e Borini. Proprio l'attaccante della Roma, al debutto in Nazionale, impegna Howard al 17'. Poco dopo entrano in campo anche De Rossi e Abate per Marchisio e Maggio. L'Italia aumenta il ritmo e nel finale mette in difficoltà la retroguardia statunitense, senza però costruire mai occasioni pulite

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Alberto Re - TuttoSport

Anche senza tanti nazionali, la Juventus continua a lavorare e a Vinovo vince 4-1 un'amichevole contro i dilettanti della Novese. In gol per i bianconeri Quagliarella servito da Del Piero, il giovane olandese Bouy, Borriello su assist di Elia, Elia e infine il numero 10, che sigilla la vittoria e la cinquina finale

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Lucio Faiola - uefa.com

"A Zagabria, Zlatan Ibrahimović apre le marcature dal dischetto al 13', poi si rende protagonista delle migliori azioni degli svedesi. La Croazia va al riposo sull'1-1 grazie a un'autorete di Jonas Olsson, ma Larsson porta in vantaggio la Svezia 60 secondi dopo il suo ingresso e chiude l'incontro a 21' dal termine.
Nonostante le previsioni del tecnico ospite Erik Hamrén, la Croazia non riesce a entrare in partita. Al contrario, è Ibrahimović a mettersi in luce allo stadio Maksimir. Giocando leggermente più arretrato del solito, l'attaccante dell'AC Milan lancia a rete Rasmus Elm, che viene atterrato in area dal portiere Stipe Pletikosa. Ibrahimović si incarica del calcio di rigore e non sbaglia.
Ivan Rakitić è il giocatore croato più pericoloso, ma il pareggio arriva grazie un colpo di testa di Olsson su cross di Josip Šimunić che supera il proprio portiere. Nella ripresa, la Svezia fa esordire il giovane John Guidetti, ma ad avere il maggior impatto è un altro giocatore entrato dalla panchina. Nessuno, però, può fare a meno di  Ibrahimović, autentico ispiratore della vittoria. Su un'imbeccata dell'attaccante rossonero, Samuel Holmén conclude a rete e Pletikosa respinge sui piedi di Larsson, che insacca con la più semplice delle rifiniture.
Larsson è in debito con Ibrahimović anche sul secondo gol. Su un passaggio del capitano, il centrocampista del Sunderland AFC supera la difesa e sigla il 3-1. Nel finale, Ibrahimović (di madre croata) raccoglie la standing ovation del pubblico di casa, mentre la Croazia è costretta a sostituire Vedran Ćorluka per infortunio"

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Alberto Re - Corriere dello Sport

È un'Italia deludente. Dempsey fa volare gli Usa. Gli azzurri di Prandelli perdono 1-0 a Genova. Buon debutto del romanista Borini, non va la coppia Matri-Giovinco Ibra in gol, Jovetic show. Uruguay, magia di Cavani. Mercoledì ricco di amichevoli in tutto il mondo. Un grande gol di Cavani non basta all'Uruguay che pareggia 1-1 in Romania, Ibra su rigore apre il tris della Svezia in casa della Croazia, mentre una doppietta di Jovetic consente al Montenegro di battere 2-1 l'Islanda. Mattatore della vittoria dell'Argentina 3-1 in casa della Svizzera è stato Messi, autore di una tripletta. Sconfitta nella prima partita senza Capello in panchina per l'Inghilterra, battuta 3-2 a Wembley dall'Olanda trascinata da uno stratosferico Robben (doppietta). Sconfitta interna anche per la Germania di Klose, superata 2-1 dalla Francia (in gol anche Giroud, attaccante del Montpellier che piace a Napoli e Juve). Goleada infine della Spagna che travolge 5-0 il Venezuela (tris di Soldado e gol di Iniesta e Silva)

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