il POST Arsenal-Milan di Marco Brucculeri

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Solitamente, purtroppo l’esperienza ci insegna, al termine di serate come questa si rimane attoniti a fissare il vuoto, sconcertati per quanto accaduto sul campo nel vedersi sfumare una qualificazione che sembrava ormai raggiunta o una coppa già idealmente alzata al cielo.
Oggi invece abbiamo la stessa strana sensazione di chi va al cinema a vedere un film dell’orrore o di chi trova gusto nell’adrenalina di certe giostre spaventose del luna park.
Infatti, come in un film o una giostra, abbiamo potuto, hai noi, vivere le drammatiche emozioni della disfatta per poi scendere, ringraziare e tirando un sospiro di sollievo tornare a casa.
Nella disfatta odierna, l’aver compiuto tale scempio senza doverne pagare le conseguenze, può essere visto come un fatto tutt’altro che negativo.
I tre ceffoni, o cannonate, visto che giocavamo contro i Gunners, dovranno essere la colonna sonora di tutto il proseguo di stagione.
La sintesi è: a volte siamo belli, incantevoli e magnifici come a Palermo, proprio per questo però, se ci fermiamo un solo attimo a specchiarci siamo finiti.
Probabilmente questa sveglia è già stata avvertita dai ragazzi durante l’intervallo perché, in effetti, nella ripresa si è visto un Milan assai diverso rispetto alla prima frazione di gara.
Oggi abbiamo sbagliato molto, pagato la scarsa vena di alcuni elementi e cosa non da poco, sciupato grossolanamente ottime occasioni che avrebbero potuto farci stare più tranquilli.
Certo chiudere il primo tempo con un passivo di tre reti non ha di certo aiutato le nostre coronarie ma paradossalmente è quello che ci è servito per entrare in campo in maniera differente nel secondo tempo.
Insomma la sveglia è suonata, è ora di preparare le valige e partire per i quarti di finale che non raggiungevamo da cinque anni.
Metabolizzare nel modo corretto questa serata sarà importantissimo per il futuro ed anche per l’immediato presente.
Domenica, contro il Lecce, non potremo sbagliare, si torna già a pensare alla lotta scudetto.
Analizziamo ora la prestazione dei nostri ragazzi con le pagelle Milan Day:
ABBIATI: 9 Se siamo giunti ai quarti di finale dopo questa serataccia, lo dobbiamo a lui. Nella ripresa compie due autentici miracoli in successione che ci tengono in vita.
ABATE: 6 Fino alla fine è uno di quelli che ha ancora polmoni per far salire la squadra.
THIAGO SILVA: 5.5 Con una buona prestazione nella ripresa, conpensa le difficoltà del primo tempo. Evidentemente anche per lui non è serata visto come regala all’Arsenal la palla del 2 a 0.
MEXES: 6 Forse complice sul primo goal inglese, si riprende alla grande nel proseguo di gara. Mette sul piatto la sua esperienza soprattutto nelle fasi più delicate del secondo tempo.
MESBAH: 4,5 Corre tanto e questo è lodevole però commette errori che a certi livelli non possono essere accettati. Da giustificare solamente se si tiene conto che non è abituato a certi palcoscenici europei.
NOCERINO: 5 Impreciso, appare fuori zona in più di una occasione e si divora la rete del possibile 1 a 3
VAN BOMMEL: 7 Forse condizionato dall’ammonizione ad inizio gara, riesce ad essere comunque incisivo e puntuale in ogni chiusura. Il migliore dei nostri
EMANUELSON: 5 Non ha la stessa brillantezza e precisione delle ultime uscite. Perde palloni importanti che ci espongono a grandissimi rischi
ROBINHO: 5 Non riesce a fare da collante tra centrocampo e attacco, forse anche per questo la squadra si perde in sterili lanci lunghi per gli attaccanti troppe volte in fuorigioco.
EL SHAARAWY: 5 Non insacca una rete clamorosa sul finire del primo tempo. Nella ripresa non sfrutta al meglio il contropiede ma si sacrifica e torna spessissimo dietro la linea della palla
IBRAHIMOVIC: 5,5 La squadra lo cerca continuamente con lanci di ogni tipo ma a volte è troppo solo. Prova ad arretrare e fare da playmaker ma il reparto d’attacco questa sera non funziona. Anche lui non sfrutta a dovere possibili occasioni.
AQUILANI: 6 Il suo è un gradito rientro, ci tornerà sicuramente utile. Questa sera entra negli ultimi venti minuti e con efficacia argina gli attacchi avversari.
BONERA: S.V. Finale e minuti di recupero, ingiudicabile
il PRE Arsenal-Milan di Marco Rizzo

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La mente di tutti, almeno una volta in questi giorni, è andata là. 7 aprile 2004, una delle pagine più nere della storia del Milan. Deportivo la Coruna – Milan 4-0, dopo il 4-1 rossonero dell’andata.
Fortunatamente sarà passato per la mente anche di molti giocatori che c’erano, di molti dirigenti, di parte dello staff. Si lavora perché non succeda più.
Per far questo non bisogna allentare la tensione. Non bisogna sottovalutare la situazione e l’avversario e soprattutto bisogna giocare come se si fosse realmente sullo 0-0.
Sembra retorica, sembrano cose scontate. Non è cosi’.
Deve essere bravo Allegri a trasmettere tutto questo alla squadra.
Perché solo e soltanto se il Milan entrerà in campo con la testa giusta e l’applicazione dovuta, sarà una formalità. In caso contrario, le sorprese sono dietro l’angolo.
Tatticamente parlando, il Milan ha la partita che sogna. L’avversario che ti attacca e lascia spazi nella propria retroguardia. Sono queste, infatti, le situazioni in cui Ibra & Co. vanno a nozze.
Bisognerà quindi partire forte, far capire all’Arsenal che i rossoneri ci sono con la testa. Scoraggiare i Gunners e tutto l’Emirates nel crederci.
Si, perché, di facciata o meno, le dichiarazioni che arrivano dall’ambiente inglese sono chiare: crediamoci.
Parlano di fortuna, di partita perfetta. Wenger oggi ha detto chiaramente : “ abbiamo forse un 5% di possibilità. Ma questo 5% vogliamo giocarcelo al meglio! ”.
L’Arsenal, dopo le dovute scosse di assestamento dopo la batosta di San Siro, si è ripreso.
Ha perso in FA Cup, ma ha saputo reagire. Wenger aveva detto chiaramente che le gare svolta dovevano essere il Derby con il Tottenham e lo scontro diretto con il Liverpool.
E proprio in queste gare i biancorossi hanno messo in campo orgoglio, classe e determinazione.
In entrambe le sfide, infatti, erano sotto. 1-0 con i reds e addirittura 2-0 in casa con gli Spurs.
Sembrava, in entrambe le gare, il momento della capitolazione. Squadra sfiduciata, tanti infortuni, momento grigio. E invece, grazie soprattutto a Van Persie, hanno saputo reagire, trovare la forza e l’orgoglio per ribaltare tutto: 5-2 con il Tottenham e 2-1 con la squadra di Dawlglish.
Iniezione di fiducia incredibile e soprattutto classifica abbondantemente risistemata.
Ora l’Arsenal infatti è in piena media con il suo obiettivo: il quarto posto.
Queste due vittorie l’hanno portato a +3 dal Chelsea quinto e a -4 dal Tottenham terzo.
Tutto giusto, tutto bello. Ma pensare di ribaltare 4 gol al Milan sembra fin troppo ambizioso.
Ma i ragazzini di Arsenè hanno quella giusta dose di incoscienza per crederci. Ed è giusto che sia cosi’.
Tuttavia, se i risultati premiano, gli infortunati fanno tremare.
I Gunners si presenteranno, infatti, alla sfida con una lista assenti molto lunga. Quasi più lunga di quella rossonera. Ed è tutto dire.
Difesa e centrocampo sono praticamente decimati. Per questo, e per la volontà di giocare una partita molto offensiva, l’idea del tecnico alsaziano è quella di giocarsela da subito con una formazione che tenderà ad essere molto sbilanciata.
Vediamo infatti quella che potrebbe essere la formazione dell’Arsenal.
Partiamo dalle assenze. In difesa mancheranno Mertesacker, Andrè Santos, Djourou e Coquelein.
Per questo, davanti a Seceszny le scelte sono obbligate. Sagna agirà a destra, Vermaleen e Koscielny saranno i due centrali, mentre a sinistra spazio al giovane Gibbs.
A centrocampo le assenze sono ancora di più. Song, infatti sembra essere l’unico superstite della mediana inglese. Mancheranno: Arteta, Wilshere, Diaby e Ramsey.
E come se non bastasse, è dell’ultima ora la notizia della possibile assenza anche di Rosicky.
Per questo, Wenger tiene vive due alternative :
un un 4-3-3 con a centrocampo Song-Benayoun-Rosicky, con davanti il trio Walcott-Van Persie-Gervinho.
Nel caso Rosicky non dovesse recuperare, si passerebbe ad un 4-2-4 con i soli Song e Benayoun centrali di centrocampo, ed una linea a 4 offensiva con l’inserimento di Chamberlain sull’esterno, e Gervinho spostato più centralmente in assistenza di Van Persie.
In ogni caso sarà una formazione rimaneggiata e parecchio offensiva.
Non se la passa meno bene Allegri.
Rinfreschiamoci la memoria sulla lista assenti per questa gara : Nesta, Gattuso, Flamini, Seedorf, Merkel, Ambrosini, Muntari, Boateng, Cassano, Pato, Maxi Lopez, Inzaghi.
Nonostante questo c’è una doppia notizia che può rendere felici : Aquilani ha recuperato e potrà sistemarsi in panchina, mentre per la caviglia di Emanuelson, infortunatasi a Palermo, non è niente di che, e l’olandese sarà regolarmente in campo.
Con chi, però ? questo è il problema.
Allegri infatti ha a disposizione, tolti i primavera e Aquilani, solo 3 centrocampisti e 3 attaccanti arruolabili.
E la sensazione è che metterli tutti in campo assieme sia un azzardo.
Pare infatti che il Mister rossonero sia indirizzato nell’avanzare un terzino a centrocampo, e non snaturare il classico 4-3-1-2.
Ma andiamo con ordine.
In porta andrà certamente Abbiati.
La difesa a 4 vedrà Abate, Thiago Silva, Mexes e Antonini.
A centrocampo, Nocerino partirà mezz’ala destra, con Van Bommel centrale e Mesbah, al suo esordio in Champions, posizionato nell’inedito ruolo di mezz’ala sinistra.
A trequarti, ci sarà Emanuelson, che agirà dietro ad Ibrahimovic e Robinho.
El Shaarawy, Bonera e Aquilani saranno gli unici 3 possibili cambi, in una panchina arricchiata di primavera.
La partita, nonostante la schiacciante affermazione dell’andata, è importante. Inutile negarlo, stupido snobbarla.
L’Europa, quella che conta, guarderà. In pochi si aspettavano un Milan già competitivo a livello europeo. Ora alzano le antenne.
E la prestazione di domani sera servirà per confermare quanto di buono fatto, in precedenza con il Barcellona, e recentemente con l’Arsenal.
Affermarsi anche all’Emirates, confermerebbe una sensazione che, forse in modo troppo ottimistico, aleggia : occhio, ci siamo anche noi!
Forza Ragazzi! |