15.02.12 Milan-Arsenal

il POST Milan-Arsenal di Marco Brucculeri

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Non sono le scadenti note del Festival di San Remo a scaldare il nostro cuore in questa fredda serata. Al contrario, le note dell’inno scritto da Tony Britten, conosciute come “la musica” della Champions League, ci hanno introdotto a questa nostra grande serata di calcio europeo.

Gli ottavi di finale, iniziano ad essere gradini tortuosi da percorrere, nella speranza di arrivare in cima all’Europa. Come ostacolo per questo turno eliminatorio, l’Arsenal di Wenger, si è dissolto davanti alla superlativa prestazione della nostra squadra.

Il più bel Milan stagionale, fino a questo momento, si è presentato al grande appuntamento con l’abito giusto e sfoderando una prestazione alla quale, ultimamente, non eravamo sinceramente più abituati. Squadra aggressiva, veloce, corta e cinica nel portarsi in vantaggio sin dai primi minuti con un goal capolavoro del rientrato Principe Boateng. In uno stadio finalmente colmo e traboccante di entusiasmo, il Milan ha giocato una partita perfetta, trovando nella solidità difensiva e nella straripante vena del trio d’attacco, la chiave per annichilire la squadra londinese. Se a tutto questo aggiungiamo un superlativo Abbiati ed un centrocampo disciplinato ed attento, ecco creato il mix perfetto per poter dare un segnale importante a tutti e chiudere la gara con un rotondo 4 a 0. Il Milan c’è, il Milan vuole giocarsi ogni carta in questa Champions League, a dispetto della presunta superiorità delle spagnole.

Chiunque vorrà mettere le mani sul piu’ prestigioso trofeo calcistico continentale, non potrà esimersi dal fare i conti con un Milan determinato ed affamato.

La nostra stagione è importante e dobbiamo continuare a lottare su ogni fronte, con la stessa grinta e determinazione viste in questa serata.

Orgogliosi per la nostra squadra e già comunque proiettati alla trasferta di Cesena, con un sorriso a Parma, dove la Juventus è stata fermata per 0 a 0 dai gialloblù nel recupero di campionato, soffermiamoci ancora un attimo su questa bella serata, analizzando la prestazione dei singoli con le pagelle Milan Day:

ABBIATI: 7 Due interventi superlativi. Quando un portiere sfodera due parate di questo calibro in una serata dove non era ancora stato minimamente impegnato, dimostra la differenza tra un campione ed un portiere normale.

ABATE6,5 Corre e dimostra di essere sulla via del recupero della miglior forma. Dai suoi piedi arrivano cross, la fascia è sua.

MEXES6,5 L’attacco inglese è ridotto ai minimi termini per le chiusure dei nostri centrali. Dove non arriva Philippe arriva comunque poi Abbiati

THIAGO SILVA6,5 La sua prestazione è in linea con quella di Mexes, dimostrando così che la coppia è affiatata ed omogenea. Thiago si tira a lucido per queste grandi occasioni e non commette sbavature.

ANTONINI6 Tanto, tanto, tanto impegno e sacrificio da elogiare sotto ogni aspetto, peccato per alcuni limiti tecnici che a volte pregiudicano il buon esito delle sue ottime intenzioni.

VAN BOMMEL6 Solita partita di sostanza, con chiusure precise e copertura per la nostra difesa. L’esperienza del generale pesa se messa a confronto con i giovani dell’Arsenal.

SEEDORFS.V. Entra in campo dall’inizio, trova un bel tiro di poco fuori e purtroppo si infortuna subito.

EMANUELSON6,5 Entra nei primi minuti a sostituire Clarence. Gioca una partita attenta e disciplinata, spendendosi anche per grinta ed applicazione. Jolly prezioso

NOCERINO6 Come Van Bommel, il Noce lavora nell’ombra ma il suo apporto è decisivo e fa’ da colonna alla bella prestazione di tutta la squadra

BOATENG8 La sua assenza si era avvertita nelle ultime gare. Ora il principe è tornato con tutta la sua classe e dirompente fisicità. Goal spettacolare

ROBINHO7,5 tantissima corsa e sacrificio ma soprattutto, questa sera, una importante doppietta che infiamma San Siro.

IBRAHIMOVIC8 Una partita mostruosa per Ibra. 1 goal, 2 assist e numerosissime occasioni create. Taglia a metà la difesa inglese e scaccia da lui ogni possibile critica europea.

AMBROSINI6 Entra a sostituire Boateng e conferma il suo buon momento. Il capitano c’è e si sente. Recupera preziosi palloni a centrocampo per le nostre ripartenze.

PATOS.V. Entra nel finale ma è già bello rivederlo in campo

 

 

il PRE Milan-Arsenal di Marco Rizzo

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Ci voleva. Una vittoria come quella di Udine, di pura adrenalina, che rilancia la stagione. E momento migliore non poteva esserci rispetto a questo.

Presentarsi, infatti, alla gara di domani sera con i Gunners con la pressione incredibile sulle spalle poteva essere davvero dannoso. Invece ora l’ambiente si è ricompattato ed ha ritrovato la serenità necessaria per affrontare una sfida delicata come questa. Per abbattere il tabù degli ottavi di Champions con le inglesi.

Negli ultimi anni, infatti, il Milan è sempre stato eliminato dalla Champions agli ottavi contro un inglese. Il Tottenham lo scorso anno, il Manchester nella stagione 2009-2010 e lo stesso Arsenal nella stagione 2007-2008. Non solo l’eliminazione: nel doppio confronto non abbiamo mai vinto una partita. Due pareggi per 0-0, entrambi a Londra, una sconfitta esterna per 4-0 a Old Trafford e addirittura due batoste interne, per 0-1 e 2-3. Bisogna invertire la tendenza.

E per farlo, finalmente, tornano giocatori. Abbiati, Nesta, Boateng, Van Bommel ed Ibrahimovic saranno tutti giocatori “nuovi” rispetto a Udine. Momento migliore per ritornare non poteva esserci.

La situazione, grazie all’uno-due di Maxi ed El Shaarawy dell’altra sera, sembra essersi risolta. Ma, occhio. Il momento della squadra rimane non certo roseo. Le gare con Lazio, Napoli, Juve e Udinese hanno dato indicazioni chiare. Non siamo in forma, non riusciamo a tenere un ritmo sostenuto e facciamo fatica a fare gioco. Ma abbiamo ritrovato carattere e compattezza. Proprio per questo la gara con l’Arsenal va inquadrata come sfida da 180 minuti. Non prendere gol in casa è a dir poco fondamentale, e la gara dell’anno scorso contro gli Spurs deve insegnare. In quella occasione, infatti, non abbiamo avuto pazienza. Per nulla. Dopo un primo tempo equilibrato, abbiamo iniziato il secondo spingendo a più non posso. E puntualmente l’abbiamo pagata in contropiede. Errore da non ripetere. Non subire gol in casa permetterebbe di presentarsi all’Emirates Stadium nel ritorno con due risultati su tre. E le parole di questi giorni di Arsene Wenger ci devono indicare la strada ancor di più. L’obbiettivo dichiarato del tecnico alsaziano è proprio quello di venire a San Siro e segnare per primi. Così facendo, il tecnico sa che si aprirebbero spazi incredibili per la velocità dei propri attaccanti.

È interessante notare come le situazioni delle due squadre siano abbastanza analoghe. Dopo una partenza falsa in campionato (in tanti ricorderanno gli 8 gol presi dallo United), i giovani di Wenger sono riusciti a rialzarsi e ad infilare un filotto che li ha portati a ridosso delle posizioni che contano. Tuttavia negli ultimi tempi sono ricaduti in una spirale negativa. Sconfitta in casa dello Swansea, poi ancora all’Emirates con lo United e un pareggio inaspettato per 0-0 in casa del Bolton. Poi la svolta in FA Cup. In casa con l’Aston Villa i Gunners erano sotto per 0-2. Ma dopo il rientro dagli spogliatoi riescono con una grande prova di carattere a ribaltare clamorosamente il risultato. Era la molla che serviva per rialzarsi. Dopo quella gara, infatti, sono arrivati il 7-1 al Blackburn e la vittoria in rimonta contro il Sunderland di sabato scorso. In tutto questo c’è la favola Henry. Tornato in prestito per soli 2 mesi, ha dato una vera e proprio scossa all’ambiente. Anche grazie a lui, al suo blasone ed alla sua esperienza si sono rialzati. Per l’ex Capitano, anche tre gol, di cui due decisivi per la vittoria. Gol che, ovviamente, hanno mandato in delirio i tifosi dei Gunners. Domani sarà la sua ultima gara con la maglia dell’Arsenal (per ora…). Posto migliore, rispetto alla scala del calcio non poteva esserci. San Siro è uno stadio che trasuda calcio e storia in tutti i suoi angoli. Chiudere qui credo possa essere un onore per lui. Ma anche per i tifosi rossoneri. Sarebbe infatti bellissimo che anche i milanisti facessero un tributo ad un campione del genere.

Come dicevamo in apertura: anche noi ci siamo rialzati. E approcciamo a questa sfida con ritrovata serenità. E con tanti giocatori rientranti. Allegri infatti ritrova in un sol colpo ben 6 giocatori. E tanti altri stanno tornando. Avere alternative e varianti di gioco era fondamentale. In un periodo in cui giocavano sempre gli stessi ogni dannati 3 giorni, avere giocatori pronti alle sostituzioni e poter cambiare anche 4-5 giocatori da una gara all’altra è manna dal cielo. A dir poco. Vediamo ora qualche precedente tra le due squadre. Detto del doppio confronto della stagione 2007-2008 in cui ci punirono proprio qui a San Siro con un secco 0-2, proviamo a scavare un po’ più nel passato. E scavando si scopre che in Champions League quello è l’unico precedente tra le due squadre. Quasi incredibile, dato che sono entrambe squadre blasonate e sempre presenti in Champions. L’unico altro precedente, tuttavia, risale alla SuperCoppa Europea del 1995, che si giocava allora in un doppio confronto. La squadra di Capello pareggiò per 0-0 a Londra, e si impose poi per 2-0 con reti di Boban e Massaro.

Detto dei momenti delle due squadre, entriamo più nello specifico e vediamo come i due allenatori hanno intenzione di giocarsi la sfida di domani.

Partiamo dagli inglesi. Wenger ha ereditato una assenza importante dall’ultima di Premier. Si tratta di Per Mertesacker, statuario difensore centrale tedesco. Un assenza non da poco per il tecnico francese, che ha nella difesa i suoi uomini meno convincenti. In porta ci sarà Sceszny, giovane e promettente portiere polacco. La difesa, naturalmente a 4, è l’unico reparto con qualche dubbio. Sagna, a destra, Koscielny, in mezzo, e Vermaalen sono certi del posto. Quest’ultimo tuttavia dovrà attendere per sapere il suo ruolo mercoledi’. In ballo ci sono infatti Djourou e Coquelin, un centrale e un terzino sinistro. Se gioca il primo, come pare proprio essere, Vermaalen parte a sinistra, altrimenti sarà lui a fare il centrale. I due mediani davanti alla difesa saranno senza dubbio Song e Arteta, due che stanno dando qualità e sostanza alla manovra dell’Arsenal. Completano il 4-2-3-1, Walcott a destra, il nuovo che avanza, Chamberlain, a sinistra e Ramsey ad agire centralmente e Robin Van Persie, goleador da record in questa stagione. L’unico piccolo dubbio è quello tra Ramsey, in gol sabato, e Rosicky. Una squadra giovane, dinamica e che ama i ritmi altissimi, ma che non disdegna il possesso palla continuato, data la tecnica molto elevata dei suoi protagonisti. Molto simile all’Udinese, da questo punto di vista.

Allegri dal canto suo può finalmente avere delle alternative. E, udite udite, dovrà fare delle scelte importanti per mandare qualcuno in tribuna. Cosa inimmaginabile e insperata qualche giorno fa. Dubbi in ogni reparto, quindi. Abbiati, di ritorno, è in ballottaggio con Amelia, che però sta dando maggiori garanzie. In difesa sono certi del posto Abate e Thiago Silva. Poi due ballottaggi: Nesta, al rientro, e Mexes per il ruolo affianco al brasiliano e Mesbah-Zambrotta per la fascia sinistra. La sensazione è che giocheranno Mexes e Mesbah. A centrocampo, anche qui, due giocatori certi: si tratta di Nocerino e Vam Bommel. Ballottaggi nel ruolo di mezz’ala destra e di trequartista. Ambrosini pare favorito su Emanuelson a centrocampo, mentre a trequarti la forza fisica e la freschezza di Boateng, nonostante rientri da un infortunio, dovrebbero essere preferite all’esperienza e tecnica di Seedorf, apparso lento, statico ed impreciso come non mai negli ultimi tempi. Per non farsi mancare nulla, ecco il dualismo anche davanti. Chi affianco ad Ibra ? El Shaarawy e Robinho se la giocano alla pari. Maxi Lopez e Pato si giocano invece un posto in panchina. Alternative, dunque. Finalmente alternative!

Ad arbitrare la sfida ci sarà Viktor Kassai. Il fischietto ungherese non ha mai diretto i rossoneri mentre vanta un precedente con gli inglesi :nella Champions 2010-2011, nei gironi, i Gunners furono sconfitti in Portogallo dallo Sporting Braga per 2-0. Kassai ha arbitrato l'ultima finale di Champions fra Barcellona e Manchester United. Una sicurezza, quindi.

San Siro finalmente sarà tutto esaurito. Pronto a spingere la squadra verso la vittoria. Senza dimenticare che la partita dura 180 minuti e tutto, fatalmente, si deciderà all’Emirates Stadium, a Londra, fra un paio di settimane. Per cui : calma, pazienza, concentrazione. E coraggio… Forza Ragazzi!

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