24.03.12 Milan-Roma

il POST Milan-Roma di Marco Brucculeri

MILAN-ROMA

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Un sabato sera leggero, grazie ad una vittoria che pesa tonnellate sulla classifica del campionato.
L’insidiosissimo anticipo contro la Roma, in vista della partita di Champions League da giocare con il Barcellona, rischiava di far perdere punti preziosi verso la corsa tricolore.
Il Milan invece è riuscito, nel finale e grazie ad un Ibrahimovic stratosferico, a far propria una gara dominata ma che, anche per sfortuna, aveva nel primo tempo preso una piega storta.
Milan arrembante fin dall’inizio, deciso a pressare e mettere in difficoltà l’insicura retroguardia giallorossa.
Diverse occasioni per i nostri ragazzi, un clamoroso palo colpito da El Shaarawy e poi, incredibilmente, la beffa che porta in vantaggio gli ospiti sul finale di tempo, con la complicità della nostra difesa, alquanto maldestra nel gestire un pallone da spazzare lontano.
Difesa che, tra l’altro, dopo soli dieci minuti vede uscire il fuoriclasse Thiago Silva per un infortunio.
Purtroppo un problema al flessore della coscia destra per il nostro Re, sembra possa comprometterne la presenza nella gara di mercoledi contro il Barcellona.

Nella ripresa il Milan si mantiene costante in fase d’attacco e trova il pareggio grazie ad un rigore realizzato da Ibrahimovic, concesso per un evidente fallo di mano di De Rossi su tiro scoccato da Ambrosini.
A pareggio raggiunto, si aspetta solo la rete della vittoria.
San Siro, però, può urlare la propria gioia solo nel finale, quando Zlatan si inventa un pallonetto a scavalcare Stekelemburg che poi accompagna in rete con un colpo di testa.
Grandissima rete per il nostro svedesone che conferma di essere nella miglior stagione della sua carriera.

Nell’attesa che domani, la seconda squadra di Milano, possa vincere e lanciarci suo malgrado verso il tricolore, possiamo già mettere cuore e mente nella notte da Campioni da affrontare mercoledi sera.
Certo, senza Thiago sarà ancora più dura ma abbiamo l’obbligo di crederci e di dare tutto per provarci.

Per questo Milan-Roma, soffermiamoci ora un attimo sulle pagelle Milan Day:
ABBIATI: 6 Quasi mai impegnato, incolpevole sulla rete giallorossa, si fa trovare comunque pronto su alcune uscite
MESBAH: 6 Non smette di proporsi in fase offensiva anche se oggi i cross difettano un po’ di precisione. Attento dietro
THIAGO SILVA: S.V. Esce dopo dieci minuti……purtroppo.
MEXES: 6 Guida la difesa e protegge con relativa tranquillità, sicurezza
BONERA: 6,5 Parte a destra e si sposta al centro per sostituire Thiago. Decisivo in alcune chiusure, salva tutto non facendosi superare in decisivi uno contro uno
ZAMBROTTA: 5 Inesistente in fase offensiva, oggi Zambro è anche stranamente impreciso in fase di copertura
NOCERINO: 5 Nel primo tempo è volenteroso ma sbaglia i tempi di inserimento, nella ripresa svanisce e non riesce a lasciare il segno
AMBROSINI: 6 Nel complesso una prova sufficiente. Si rende responsabile per il goal della Roma con un maldestro rinvio, si procura il rigore del pareggio e per tutta la gara corre e lotta
MUNTARI: 6,5 La sua qualità torna molto utile, sempre pericoloso al tiro, colpisce anche una clamorosa traversa. Da quando è al Milan, ha imparato anche a calciare di destro
EMANUELSON: 5 Parte bene con un tiro che impensierisce Stekelemburg ma poi si eclissa lentamente fino ad essere sostituito da Boateng.
EL SHAARAWY: 6,5 Sfortunato nel colpire il palo, è grintoso e riesce sempre a creare scompiglio. Che bel giocatore
IBRAHIMOVIC: 8 Si prende la squadra sulle spalle, con freddezza sigla il rigore e nel finale fa esplodere di gioia lo stadio con un colpo da maestro.
BOATENG: 6 Rientra dall’infortunio e prova a dare la scossa, per noi è importantissimo
AQUILANI: S.V. Entra nel finale, ingiudicabile
 

 

il PRE Milan-Roma di Marco Rizzo

PARMA-MILAN

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Crocevia: il Milan entra ora nella fase clou della stagione.

Dopo l’eliminazione in Coppa Italia con la Juventus la squadra si gioca Campionato e Champions in due settimane. Si parte con la complicata partita interna con la Roma, passando per il doppio confronto con il Barcellona spaziale di Guardiola. Sfide, queste, inframezzate dalla difficile trasferta di Catania.

Ma come è giusto e saggio fare, meglio pensare ad una gara alla volta.

E domani a San Siro, alle 18, come all’andata, arriva la “Roma americana”.

Una squadra, quella di Luis Enrique, tornata in lotta dopo l’ultima giornata di campionato, per un posto nell’Europa che conta. Solo 4 sono, infatti, i punti che separano i giallorossi dalla Lazio terza classificata.

Totti & Co. sono una squadra da prendere con le molle.

È vero, si è dimostrata discontinua e spesso distratta. Ma se è in giornata, può farti girare la testa con il suo gioco.

Allegri dovrà far attenzione all’approccio alla gara.

La Roma infatti è la squadra che segna di più nei primi minuti di gara. Esattamente, 11 gol nei primi 15 minuti, e 8 dal quindicesimo al trentesimo.

Entra in campo solitamente certa dei propri mezzi e con la volontà di imporre il proprio gioco ovunque.

Questo atteggiamento è costato talvolta parecchio a Luis Enrique. Difatti, soprattutto in trasferta, le batoste sono molteplici.

Ben 7 le sconfitte stagionali in Campionato lontano dall’Olimpico, con 15 gol realizzati e ben 20 subiti.

Di contro, il Milan, vanta assieme alla Juventus, il miglior ruolino di marcia interno. 27 gol fatti e soli 6 subiti, i quali tra l’altro risalgono in maggior numero all’inizio del campionato.

Insomma, da questo punto di vista sembrerebbe una gara segnata in partenza.

Tuttavia, nell’atteggiamento e nel rendimento, la squadra dell’ex allenatore della squadra B del Barcellona, ha mutato qualcosa nelle ultime partite.

Dopo le scoppole con Atalanta e Lazio, come si diceva, qualcosa è cambiato.

L’intera fase difensiva sembra ora più coriacea.

Innanzitutto nelle ultime uscite si  potuto notare come Luis Enrique abbia deciso di tenere sempre un terzino basso, i centrali bloccati e spesso anche De Rossi rimane a fare il frangi flutti davanti alla difesa.
Spesso e volentieri ora tende a rimanere dietro compatta per poi ripartire. Usa, di fatto, la tattica che tanto male gli ha arrecato in molte partite.
In fase di non possesso Borini e Osvaldo si allargano e arretrano aiutando la retroguardia, lasciando Lamela o Totti centrale.
L’idea di calcio però e sempre quella di imporre il proprio gioco e tentare di giocare sul proprio possesso palla.
Davanti, il tridente fa movimenti rapidi e da pochi punti di riferimento
Insomma, inizia ad emergere il gruppo nella sua interezza, piuttosto che le individualità che nella fase iniziale della stagione avevano portato avanti la squadra.

Ed in questo gruppo non possono non spiccare le qualità, oltre dei soliti Totti e De Rossi, dei giovani Lamela, Pjanic e Borini. Quest’ultimo, soprattutto, stupisce per la quantità e la qualità col quale condisce le proprie prestazioni.

Mister Allegri dovrà quindi preparare al meglio la partita. Come sempre, del resto.

Per farlo, sembra venire in prezioso soccorso l’infermeria.

Come si suol dire “arrivano i nostri”. O meglio: ritornano.

Merkel, Boateng e Nesta hanno fatto allenamento con la squadra per tutta la settimana. Seedorf, Gattuso ed Aquilani hanno ormai pienamente recuperato.

Cosi’ come sono a disposizione anche Zambrotta e Yepes.

Thiago Silva, poi, è uscito stanco, si, ma non malconcio dai supplementari di Torino.

Anche Van Bommel ha risolto i suoi problemi con la schiena.

Abate, Robinho e Maxi Lopez sembrano essere i casi un po’ più spinosi, ferme restando le assenze un po’ piu’ a lungo termine di Flamini, Inzaghi, Pato e Cassano. Ma anche per loro tre c’è dell’ottimismo in vista delle prossime delicate sfide.

Ma comunque, ora, le alternative ci sono. C’è la grande possibilità di fare scelte e alternare giocatori, anche importanti, tra Campionato e Champions.

La speranza, in casa Milan, è che la gara di Torino non abbia lasciato tossine negative. Non tanto a livello psicologico, quanto a livello fisico.

E soprattutto la testa deve essere sulla Roma e non già a mercoledi’ prossimo con il Barcellona.

 

Anche perché, come si è detto, la gara è ostica. E a ribadirlo arrivano anche i precedenti a San Siro tra le due squadre.

Sono 76 in totale i precedenti tra il Milan e la Roma al Meazza. Bilancio ampiamente favorevole alla squadra rossonera : 43 vittorie, 17 pareggi e 16 sconfitte.

Tuttavia nelle ultime stagioni, lo score parla chiaro. Negli ultimi 5 scontri diretti, difatti, la Roma si è imposta ben 4 volte.

Lo scorso anno fu Borriello a far trionfare la formazione di Ranieri.

Nella stagione 2009-2010 fu la gara della svolta per Leonardo. Gol di Pato e Ronaldinho che ribaltarono il gol giallorosso di Menez e cancellarono una situazione grigissima per la squadra e per il tecnico brasiliano.

L’anno precedente la Roma rovinò, sportivamente, l’ultima a San Siro di Paolo Maldini, Ancelotti e Kaka. 2-3 il risultato per gli uomini di Spalletti. Per il Milan a segno Ambrosini con una doppietta.

Per trovare un altro risultato pieno per il Milan bisogna andare alla stagione 2003-2004. Tutti ricorderanno quel gol di Shevchenko dopo pochi secondi. Fu il gol del diciassettesimo scudetto.

L’ultimo pareggio, per chiudere, risale alla stagione 2004-2005. A segno, quella sera, ancora Shevchenko e poi Montella nel secondo tempo.

Veniamo ora alle possibili scelte dei due allenatori.

Va premesso che indovinare una formazione di Lui Enrique è come fare 6 al superenalotto. Proviamo.

Innanzitutto gli indisponibili. Out solo Cassetti, Juan e Burdisso.

Recuperano invece Totti, Heinze e Pjanic.

In porta, senza dubbi, Stekelenburg.

Davanti a lui, Heinze e Kjaer al centro. Poi tre giocatori per due maglie: Rosi, Taddei e Jose Angel. Sembrano favoriti Taddei e Rosi.

A centrocampo, pare, tutto è deciso: Gago, De Rossi e Pjanic.

In attacco, invece, è tutto un rebus. Borini e Osvaldo sembrano quelli più avanti. Poi Totti e Lamela si giocano il posto da trequartista. Tuttavia, alle loro spalle, scalpita un Bojan in discreta forma. In definitiva: 5 ottimi giocatori per 3 maglie.

Finalmente anche qualche dubbio per Max Allegri.

Infatti, come detto in precedenza, ci sono parecchi rientri.

In porta andrà Christian Abbiati, dopo la parentesi Amelia di Coppa.

La difesa pare certa. Bonera, Mexes, Thiago Silva e Mesbah. Antonini, infatti, è squalificato. Abate è out e Nesta è fuori forma. Zambrotta ha una piccolissima possibilità di partire dall’inizio.

A centrocampo, torna Van Bommel. Al suo fianco Antonio Nocerino.

Poi due dubbi, che riguardano i ruoli di mezz’ala e trequartista.

Andando a spanne: Aquilani e Muntari si giocano il posto a centrocampo e Emneulson-Boateng sarà il dubbio a trequarti.

Davanti, Robinho e Maxi Lopez hanno problemi fisici. El Shaarawy-Ibrahimovic dovrebbe essere ancora una volta la coppia iniziale.

Della difficoltà e importanza della gara abbiamo già speso parole importanti.

Proprio per questo, sarà fondamentale domani sera avere uno stadio pieno e carico.

L’occasione c’è: orario adatto (va ricordato che quest’anno il Milan ne ha vinte 4 su 4 alle 18), partita importante e intrigante e soprattutto, è il momento chiave della stagione.

E se non basta nemmeno questo….

Questo Milan ha bisogno del suo pubblico.

Ad arbitrare la partita ci sarà Mazzoleni. L’ultimo precedente con questo arbitro risale a quel Fiorentina-Milan in cui furono negati due rigori solari ai rossoneri e fu annullato ingiustamente per fuorigioco il gol di Clarence Seedorf. Non sarà certo facile per lui tornare ad arbitrare il Milan.

Di contro, la Roma vanta uno score illibato con l’arbitro bergamasco. Nessun ko quando a dirigere c’era Mazzoleni.

A parte tutto: servirà una gara importante anche da parte della terna arbitrale.

Di tutto cìè bisogno tranne che delle continue ed infinite polemiche.

Parli di polemiche e di arbitri e non può non venirti in mente la Juventus.

Una Juve che avrà domenica sera la delicatissima gara interna con l’Inter dell’ex Ranieri. La squadra di Conte è superiore e nettamente favorita. Ma, come si dice: mai dire mai…

L’orgoglio dei nerazzurri, oltreché un certo atteggiamento tattico che può mettere in difficoltà la Juventus, può fare la differenza.

Motivo in più, questo, per il Milan per fare bene.

Vincere vuol dire mettere pressione alla Juventus e soprattutto preparare con serenità Barcellona.

La stagione entra nel vivo…

Forza Ragazzi!

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